Palermo, Gattuso: "Dobbiamo massacrare gli avversari"

Palermo, Gattuso: "Dobbiamo massacrare gli avversari"

Presentato al “Renzo Barbera” di Palermo il nuovo tecnico rosanero Gennaro Gattuso: grande accoglienza per lui, ma i tifosi oggi hanno intonato anche cori a favore dell'ormai ex capitano Fabrizio Miccoli, il cui contratto in scadenza a fine mese non sarà rinnovato. I cori polemici sono stati rivolti al presidente, Maurizio Zamparini, che è stato fischiato dalla maggior parte dei tifosi presenti nel piazzale antistante l'impianto di Viale del Fante prima e dopo la conferenza (in tutto un centinaio abbondante); fiducia nel nuovo mister e diffidenza nei confronti della società, così si può sintetizzare l'umore della piazza.

Gattuso ha ringraziato Zamparini per questa nuova opportunità, l'esordio su una panchina italiana dopo qualche giornata alla guida del Sion nel campionato Svizzero: "Ringrazio il presidente, ma anche Perinetti (consigliere d'amministrazione rosanero, ndr) che sento e stresso già da più di un mese. Speriamo di essere un bel gruppo, di portare il Palermo in Serie A. Allenare qui a 35 anni è una grande chance, lo farei anche gratis. Ora sta a me e alla squadra riportare i tifosi dalla nostra parte: io credo nel rispetto delle regole, l'importante è essere chiari dall'inizio perché la squadra sul campo deve lavorare tanto. Io nuovo Conte? Lo spero per me, io devo dare un'identità alla squadra. In campo – ha sentenziato il nuovo allenatore del Palermo - dobbiamo massacrare gli avversari. So di non avere esperienza, ma per venti anni mica ho fatto il pescatore o il muratore... Ora le responsabilità sono mie, però ho bisogno di tutti. Oggi il mio Milan e la mia Champions è qua, a Palermo, non vedo l'ora che arrivi l'8 luglio per lavorare per l'obiettivo promozione. Voglio una squadra che creda sempre in quel che si fa. Ovviamente c'è chi deve correre e chi deve segnare, ma siamo una squadra e da squadra dobbiamo giocare". Il messaggio per giocatori, tifosi e addetti ai lavori è chiaro: "C'è bisogno di gente motivata, ci vuole una squadra compatta e che soprattutto sappia soffrire", ha dichiarato il nuovo mister rosanero.

Le prime panchine in Svizzera non hanno dato a Gattuso, grandi soddisfazioni: “Al Sion ho capito che si può lavorare bene la settimana e poi perdere. Il calcio è questo, ma nei momenti di difficoltà si può essere uniti. Se l'allenatore fa vedere nervosismo i calciatori assumono subito questo sentimento. Devo essere la persona più tranquilla qui”. E se non ci sono i risultati, si rischia di andare a casa: “Paura dell'eventuale esonero ? A me non piace fasciarmi la testa prima, non vedo il motivo per cui aver paura. Bisogna fare risultati e far vedere di essere capace. Durante la settimana si deve lavorare bene e la gestione deve essere perfetta, ma sono i risultati che contano. Non vedo l'ora di cominciare". In chiusura di conferenza, Gattuso ha parlato di quando ha affrontato il Palermo come avversario: "Quando venivamo col Milan, durante la settimana si respirava un'aria di 'rumba". Gente come Pastore ed Hernandez, nel Palermo di Delio Rossi, faceva paura. Una squadra che in casa ti faceva la riga in mezzo, come si usa dire nel nostro ambiente. Il presidente Zamparini ha sempre costruito squadre buone". A quest'ultima frase il presidente Zamparini ha aggiunto: "Sempre... o quasi...". Il patron rosanero ha così parlato del tecnico: "Speravo di avere Gattuso qui già da calciatore, dopo la rinuncia di Sannino il suo procuratore mi ha proposto Gattuso e mi ha detto che Rino sarebbe venuto anche il giorno dopo. Ha tanta volontà, ha voglia di ricominciare ed è un uomo dai valori positivi, in una città che lo accoglierà a braccia aperte”.





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