
Calcio, Catania: 'Manita' da record !
“Noi saremo sempre qua
Quelli del 46
Malati solo di Calcio Catania,
Da questa febbre mai si guarirà”
(cit. Antonio Monforte)
Catania 46
La stagione 2010/2011, quattordicesima stagione in serie A del Calcio Catania 1946, verrà ricordata come una tra le più altalenanti e contraddittorie della storia rossazzurra; partita con tante aspettative, vissuta nella paura di perdere il massimo paradiso calcistico e conclusa con un record inaspettato. Il calcio, puro e semplice calcio. Confermato in blocco l’organico (ad eccezione del solo Martinez), che tanto bene aveva fatto con Sinisa Mihajlovic, il nuovo Catania era ripartito da una base solida, pochissimi innesti (Gomez, Martinho ed Antenucci) e da un allenatore, Marco Giampaolo, giovane e furente di riscatto dopo qualche passaggio a vuoto. L’obiettivo iniziale era quello di migliorare la stagione precedente (tredicesimo posto finale col record di 45 punti) togliendosi qualche soddisfazione prestigiosa. C’era tutto per far bene. I buoni propositi estivi, però, si dissolvono come neve al sole in un pomeriggio di metà gennaio, dopo 20 giornate vissute senza grossi sussulti. Fuori Giampaolo, dentro Simeone insieme a Bergessio, Lodi e Schelotto (tre acquisti azzeccatissimi) e via ad un lento e tortuoso percorso alla ricerca di un equilibrio che giungerà alle battute finali. Catania undicesimo, in coabitazione con Chievo Verona e Parma, con nuovo record di punti in serie A (46); miglior piazzamento dal ritorno nella massima serie ad oggi; quinta salvezza di fila (conquistata con due giornate di anticipo rispetto alla conclusione del torneo) che permette agli etnei di disputare la sesta stagione consecutiva in serie A, eguagliando il periodo d’oro degli anni 60 (sei stagioni dal 1960/61 al 65/66). Una ‘Manita da Record’, un altro capolavoro della ‘premiata ditta’ Pulvirenti&Lo Monaco, capace di scrivere l’ennesima pagina gloriosa nella storia del Calcio Catania 1946. Una storia che ha ormai incanalato binari che conducono a successi continui e progressivi. Stagione da record, impreziosita da vittorie importanti (con Palermo e Roma tanto per citarne qualcuna), resa indimenticabile dall’inaugurazione del “Torre del Grifo Village”, nuova casa della società etnea e Centro Sportivo avveniristico tra i più moderni e completi in Europa. Catania 46 una nuova vittoria per un futuro sempre più roseo, anzi, rossazzurro…
Parola ai numeri
La formazione etnea ha chiuso la stagione 2010/2011 con il seguente bilancio: 11 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte al “Massimino”; una vittoria, 6 pareggi e 12 sconfitte in trasferta per un totale di 12 vittorie, 10 pareggi e 16 sconfitte nelle 38 partite di serie A. In campionato 40 reti realizzate (27 in casa, 13 in trasferta), 52 quelle subite (19 in casa, 33 in trasferta). In Coppa Italia 2 vittorie ed una sconfitta; 9 le reti segnate, 6 quelle subite. In totale 49 reti realizzate, 58 quelle incassate.
Giampaolo-Simeone: gestioni a confronto
Nel corso della stagione 2010/2011 la formazione rossazzurra ha avuto due allenatori: Marco Giampaolo, in carica dal ritiro estivo sino al 18 gennaio 2011, e Diego Pablo Simeone, nocchiere etneo dal 19 gennaio fino alla conclusione del campionato. Due tecnici dalle idee diverse ma con, in comune, la cultura del lavoro, dettaglio per dettaglio. Il tecnico di Bellinzona ha pagato a caro prezzo lo scarso feeling con alcuni senatori rossazzurri (Mascara e Maxi Lopez su tutti) e con la tifoseria etnea ‘titubante’ da subito sulla scelta estiva fatta dalla società etnea. Dopo l’amaro esonero di Siena ecco un’altra pagina negativa per Giampaolo, tecnico preparato, esonerato dall’incarico dopo 20 giornate (con la squadra a +3 dal terzultimo posto) perché non in linea con le aspettative iniziali. Allo score di mister Giampaolo bisogna sommare anche le tre partite di Coppa Italia: 2 vittorie ed una sconfitta. Dal 19 gennaio ecco Diego Pablo Simeone, terzo ex interista a guidare gli etnei, alla sua prima vera esperienza da tecnico in Italia dopo alcune esperienze in patria. Avvio difficile per il ‘Cholo’ (1 punto nelle prime 4 gare) ma una crescita lenta e costante sino all’exploit finale da record. Nel dettaglio i numeri a confronto delle due gestioni:
Rendimento globale in campionato
Giampaolo: 22 punti (media 1,1 a partita) in 20 gare (5 vittorie, 7 pareggi ed 8 sconfitte)
Simeone: 24 punti (media 1,33 a partita) in 18 gare (7 vittorie, 3 pareggi ed 8 sconfitte)
Rendimento interno
Giampaolo: 19 punti (media 1,72 a partita) in 11 gare (5 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte)
Simeone: 18 punti (media 2,25 a partita) in 8 gare (6 vittorie, nessun pareggio e 2 sconfitte)
Rendimento esterno
Giampaolo: 3 punti (media 0,33 a partita) in 9 gare (nessuna vittoria, 3 pareggi e 6 sconfitte)
Simeone: 6 punti (media 0,6 a partita) in 10 gare (una vittoria, 3 pareggi e 6 sconfitte)
Reti
Giampaolo: in 20 gare 18 reti segnate (media 0,9 a partita), 25 subite (media 1,25 a partita)
Simeone: in 18 gare 22 reti segnate (media 1,22 a partita), 27 subite (media 1,5 a partita)
Catania ‘cecchino’ infallibile
Tra le tante curiosità che contraddistinguono la storia di una stagione, in quella rossazzurra appena archiviata vi è certamente la capacità di realizzare diverse reti su calcio piazzato. Capacità a sfruttare le palle inattive od incapacità nel creare gioco e segnare su azione manovrata? Dipende dai punti di vista. Infatti, dei 40 goal segnati nelle 38 partite di campionato ben 20 (ovvero la metà) nascono da palla inattiva che siano calci di rigore, corner o punizioni. Nel dettaglio tutte le reti scaturite dai calci piazzati:
1) Catania-Parma 2-1 (Mascara su rigore)
2) Catania-Parma 2-1 (Antenucci su rigore)
3) Catania-Cesena 2-0 (Silvestre, dagli sviluppi di un calcio di punizione)
4) Catania-Udinese 1-0 (Maxi Lopez, dagli sviluppi di un calcio d’angolo)
5) Palermo-Catania 3-1 (Terlizzi, dagli sviluppi di un calcio d’angolo)
6) Catania-Bari 1-0 (Terlizzi, dagli sviluppi di un calcio di punizione)
7) Lazio-Catania 1-1 (Silvestre, dagli sviluppi di un calcio d’angolo)
8) Roma-Catania 4-2 (Silvestre, dagli sviluppi di un calcio d’angolo)
9) Catania-Inter 1-2 (Gomez, dagli sviluppi di un calcio d’angolo)
10) Catania-Chievo Verona 1-1 (Maxi Lopez su rigore)
11) Catania-Lecce 3-2 (Silvestre, dagli sviluppi di un calcio di punizione)
12) Catania-Lecce 3-2 (Lodi su punizione diretta)
13) Catania-Lecce 3-2 (Lodi su punizione diretta)
14) Catania-Genoa 2-1 (Maxi Lopez, dagli sviluppi di un calcio d’angolo)
15) Catania-Sampdoria 1-0 (Llama, dagli sviluppi di un calcio d’angolo)
16) Juventus-Catania 2-2 (Lodi su punizione diretta)
17) Catania-Cagliari 2-0 (Silvestre, dagli sviluppi di un calcio d’angolo)
18) Brescia-Catania 1-2 (Silvestre, dagli sviluppi di un calcio di punizione)
19) Catania-Roma 2-1 (Bergessio, dagli sviluppi di un calcio di punizione)
20) Inter-Catania 3-1 (Ledesma, dagli sviluppi di un calcio di punizione)
Mezzogiorno di fuoco
Tra le novità stagionali bisogna annoverare l’introduzione in Italia del ‘Lunch match’ ovvero l’appuntamento domenicale delle ore 12.30 tradizionalmente appartenente al calcio d’oltremanica. Nel corso del torneo 2010/2011 la formazione rossazzurra ha giocato per ben tre volte alle 12.30 con alterne fortune: alla 6° giornata a Lecce (vittoria salentina), alla 24° giornata a Bologna (vittoria felsinea) trend negativo interrotto in casa contro il Genoa (vittoria etnea) nella gara valevole per la 27° giornata.
Silvestre: Capitano, goleador e stakanovista
Stagione della consacrazione quella per il difensore argentino Matias Silvestre, punto fermo della formazione rossazzurra e baluardo difensivo quasi insuperabile. Un annata memorabile, impreziosita dal passaggio della fascia di Capitano, ereditata da Mascara (ceduto a gennaio al Napoli), da ben sei reti realizzate e dal record di presenze stagionali, ben 38 (2 delle quali in Coppa Italia). Di seguito tutti i protagonisti della stagione rossazzurra con le relative presenze. Fra parentesi le gare disputate in Coppa Italia: Gomez 37(1), Andujar 37, Maxi Lopez 37(2); Ledesma 32, Ricchiuti 32(1); Carboni 29(1); Spolli 27(2); Alvarez 25(2); Capuano 23; Potenza 21(1); Izco 19(1), Mascara 19(1); Antenucci 17(3); Lodi 16, Llama 16(1); Biagianti 15; Marchese 15(3); Terlizzi 14(2), Martinho 14 (3), Schelotto 14; Morimoto 13(1), Bergessio 13; Pesce 8 (3); Delvecchio 10(3); Bellusci 9; Augustyn 7(1); Sciacca 6(2); Campagnolo 4(1); Barrientos (2); Strumbo (1) Kosicky nessuna presenza.
Catania albiceleste
Sempre più folta la colonia argentina in rossazzurro, sintomo della marcata vocazione sudamericana della squadra. Ben dodici i giocatori albiceleste presenti in rosa: Andujar, Alvarez, Silvestre, Spolli, Ledesma, Gomez, Maxi Lopez, Llama, Izco, Carboni, Barrientos (ceduto a gennaio) e Bergessio. A questi, bisogna aggiungere due italo-argentini come Ricchiuti e Schelotto, quest’ultimo nel giro dell’Under 21 italiana. Inoltre, a dirigere questa “Segunda Seleccion” ecco mister Diego Pablo Simeone, insieme ai suoi collaboratori Oscar Ortega e German Burgos. Una presenza massiccia capace di attirare l’interessa di diversi quotidiani argentini.
Un viaggio con tre maglie
Nel corso di questa stagione il Catania ha indossato tre tipologie di maglie: oltre alla canonica casacca a strisce verticali rosso ed azzurre, la classica maglia bianca da trasferta ed la maglia interamente rossa ‘portafortuna’. Questo il bilancio: 28 le gare giocate con la maglia rossazzurra (3 delle quali in Coppa Italia) con uno score di 15 vittorie (2 in Coppa Italia), 4 pareggi e 9 sconfitte (una in Coppa Italia); 8 le volte che il Catania ha indossato la casacca bianca (nessuna vittoria, un pareggio ed 8 sconfitte); 5 esibizioni con la maglia rossa (una vittoria, 3 pareggi ed una sconfitta).
Da Ricchiuti a Ledesma: il viaggio del gol
Nel corso delle quarantuno gare disputate nell’arco della stagione (38 in campionato, 3 in coppa Italia) la formazione rossazzurra ha realizzato 49 reti (40 in campionato, 9 in coppa Italia). Dalla prima rete siglata da Adrian Ricchiuti al Chievo Verona a quella di Pablo Ledesma realizzata all’Inter nel lungo viaggio del gol rossazzurro. Sedici calciatori a segno (14 in campionato). Il capocannoniere rossazzurro è l’argentino Maxi Lopez autore di 10 reti (2 delle quali in Coppa Italia). Al secondo posto con 6 reti capitan Silvestre, autentico trascinatore degli etnei; terzo posto per Gonzalo Bergessio con 5 reti in 13 gare; giù dal podio Alejandro Gomez con 4 centri; con 3 reti Lodi, Pesce (2 in Coppa Italia) ed Antenucci (2 in Coppa Italia); 2 reti per Terlizzi, Morimoto (una in Coppa Italia) e Ledesma; un gol per Ricchiuti, Capuano, Llama, Spolli (Coppa Italia), Martinho (Coppa Italia) e Mascara. Due le autoreti a favore: Britos (Bologna) e Balzaretti (Palermo).
Dal Chievo Verona all’Inter: il cammino verso il record
Ecco il lungo cammino della formazione rossazzurra. Le 38 giornate del campionato 2010/2011: dall’amaro esordio del “Bentegodi” di Verona contro il Chievo alla sconfitta indolore del “Giuseppe Meazza” contro l’Inter:
1° giornata: 29 agosto 2010 Chievo Verona-Catania 2-1 (Ricchiuti; Moscardelli e Pellissier)
2° giornata: 12 settembre 2010 Catania-Parma 2-1 (Mascara ed Antenucci; Giovinco)
3° giornata: 18 settembre 2010 Milan-Catania 1-1 (Capuano; F.Inzaghi)
4° giornata: 22 settembre 2010 Catania-Cesena 2-0 (Silvestre e Maxi Lopez)
5° giornata: 26 settembre 2010 Catania-Bologna 1-1 (aut Britos; Di Vaio)
6° giornata: 3 ottobre 2010 Lecce-Catania 1-0 (Corvia)
7° giornata: 17 ottobre 2010 Catania-Napoli 1-1 (Gomez; Cavani)
8° giornata: 24 ottobre 2010 Geona-Catania 1-0 (M.Rossi)
9° giornata: 31 ottobre 2010 Catania-Fiorentina 0-0
10° giornata: 7 novembre 2010 Sampdoria-Catania 0-0
11° giornata: 10 novembre 2010 Catania-Udinese 1-0 (Maxi Lopez)
12° giornata: 14 novembre 2010 Palermo-Catania 3-1 (Terlizzi; Pastore 3)
13° giornata: 21 novembre 2010 Catania-Bari 1-0 (Terlizzi)
14° giornata: 28 novembre 2010 Lazio-Catania 1-1 (Silvestre; Hernanes)
15° giornata: 5 dicembre 2010 Catania-Juventus 1-3 (Morimoto; Pepe e Quagliarella 2)
16° giornata: 12 dicembre 2010 Cagliari-Catania 3-0 (Nenè 3)
17° giornata: 19 dicembre 2010 Catania-Brescia 1-0 (Maxi Lopez)
18° giornata: 6 gennaio 2011 Roma-Catania 4-2 (Silvestre e Maxi Lopez; Vucinic 2, Borriello 2)
19° giornata: 9 gennaio 2011 Catania-Inter 1-2 (Gomez; Cambiasso 2)
20° giornata: 16 gennaio 2011 Catania-Chievo Verona 1-1 (Maxi Lopez; Pellissier)
21° giornata: 22 gennaio 2011 Parma-Catania 2-0 (Candreva e Giovinco)
22° giornata: 29 gennaio 2011 Catania-Milan 0-2 (Robinho; Ibrahimovic)
23° giornata: 2 febbraio 2011 Cesena-Catania 1-1 (Maxi Lopez; Jimenez)
24° giornata: 6 febbraio 2011 Bologna-Catania 1-0 (Portanova)
25° giornata: 13 febbraio 2011 Catania-Lecce 3-2 (Silvestre e Lodi 2; Jeda e Munari)
26° giornata: 20 febbraio 2011 Napoli-Catania 1-0 (Zuniga)
27° giornata: 27 febbraio 2011 Catania-Genoa 2-1 (Maxi Lopez e Bergessio; Floro Flores)
28° giornata: 6 marzo 2011 Fiorentina-Catania 3-0 (Mutu 2, Gilardino)
29° giornata: 13 marzo 2011 Catania-Sampdoria 1-0 (Llama)
30° giornata: 20 marzo 2011 Udinese-Catania 2-0 (Inler e Di Natale)
31° giornata: 3 aprile 2011 Catania-Palermo 4-0 (aut Balzaretti, Bergessio, P.Ledesma e Pesce)
32° giornata: 10 aprile 2011 Bari-Catania 1-1 (Maxi Lopez; Gazzi)
33° giornata: 17 aprile 2011 Catania-Lazio 1-4 (Schelotto; Hernanes, Mauri, Floccari e Zarate)
34° giornata: 23 aprile 2011 Juventus-Catania 2-2 (Del Piero 2; Gomez e Lodi)
35° giornata: 1 maggio 2011 Catania-Cagliari 2-0 (Silvestre e Bergessio)
36° giornata: 8 maggio 2011 Brescia-Catania 1-2 (Silvestre e Bergessio; Diamanti)
37° giornata: 15 maggio 2011 Catania-Roma 2-1 (Bergessio e Gomez; Loria)
38° giornata: 22 maggio 2011 Inter-Catania 3-1 (P.Ledesma; Pazzini 2, Nagatomo)
Coppa Italia
Cammino breve ma ricco di gol quello per la formazione rossazzurra. Dall’esordio vincente e palpitante contro il Varese, formazione di serie B prossima all’avventura play off, passando dalla goleada interna sul Brescia di Davide Baiocco (al ritorno al Massimino da avversario) giungendo sino all’amaro epilogo degli ottavi di finale contro la Juventus. Nel dettaglio:
3° turno: 27 ottobre 2010 Catania-Varese 4-3 (Antenucci, Pesce,
Morimoto e Spolli; Eusepi 2, Frara)
4° turno: 25 novembre 2010 Catania-Brescia 5-1 (Martinho, Pesce, Antenucci e Maxi Lopez 2; Feczesin)
Ottavi di finale: 13 gennaio 2011 Juventus-Catania 2-0 (Pepe e Krasic)
Trentotto giornate per un record
Da Verona a Milano, dal Chievo all’Inter riviviamo il campionato del Catania attraverso le tappe fondamentali di un cammino, spesso difficile, concluso col nuovo record di punti. Buon viaggio, tra episodi, gol ed emozioni tutte rossazzurre…
Avvio positivo
L’avventura di Marco Giampaolo sulla panchina etnea parte col piede sbagliato. Nella gara d’esordio il Catania inciampa al “Bentegodi” regalando, con due errori difensivi, i tre punti alla formazione clivense. Pur senza entusiasmare nelle successive quattro partite, contro Parma, Milan, Cesena e Bologna, il Catania raccoglie otto punti. Cammino regolare ed in linea con i programmi iniziali. Sofferte le vittorie su Parma (decisivi due rigori) e Cesena intramezzate dal prestigioso pari di Milano. Il 18 settembre 2010 il Catania spaventa il Milan di Ibrah a San Siro, portandosi in vantaggio con un supergol di Capuano; vantaggio annullato allo scadere della prima frazione da un fortunoso gol del milanista Inzaghi. Nella ripresa gli etnei falliscono più volte la rete del nuovo vantaggio aumentando i rimpianti per una mancata vittoria al “Meazza”.
Andamento lento
I buoni risultati (non confortati dal gioco espresso) si perdono sotto il sole del “Via del Mare” di Lecce. L’uno a zero per i salentini è l’inizio di un andamento lento che accompagnerà tutto il girone di andata etneo: senza grossi sussulti e, talvolta, noioso. Al “Massimino” contro il Napoli gli attacchi etnei s’infrangono, ancora una volta, sul portiere napoletano De Sanctis, autore di interventi prodigiosi. L’uno a uno finale, anche se in rimonta, lascia l’amaro in bocca al Catania. Un Catania che fatica in modo evidente a concretizzare, con Maxi Lopez, prigioniero del 4-5-1 di Giampaolo, lasciato spesso e volentieri da solo ed in balia dell’intera difesa avversaria. La sconfitta di Genova contro i rossoblù (1-0) e gli scialbi pareggi a reti bianche contro Sampdoria e Fiorentina certificano la sterilità offensiva degli etnei. Il 10 novembre arriva un’altra vittoria sofferta: 1 a 0 all’Udinese con un prepotente colpo di testa ‘inventato’ da un Maxi in serata di grazia. Nonostante tutto, però, il Catania dopo 11 giornate conta 14 punti con 3 lunghezze di vantaggio sul terzultimo posto.
Palermo-Catania 3-1: Rosanero e Rossazzurri insieme
Nonostante la sconfitta il derby di Palermo del 14 novembre è da annoverare tra le date importanti della stagione. Dopo quasi tre anni e mezzo Palermo e Catania riscoprono i colori delle due tifoserie, entrambe presenti nello stesso stadio dopo l’esilio forzato: trecento tifosi rossazzurri popolano civilmente il settore ospiti del “Renzo Barbera” senza alcun tipo di incidente, sfoggiando striscioni emblematici che fungono da esempio: “Oggi ha vinto la Sicilia”. Sul campo, però, sono i rosanero a vincere in virtù di una tripletta di uno scatenato Pastore che rende vano l’illusorio pareggio di Terlizzi. Ma per una volta il vero vincitore è il pubblico di entrambe le fazioni mai nemiche ma sempre rivali.
Bari e Lazio, si rialza la testa
Archiviata la sconfitta del “Barbera” il Catania vince a fatica il confronto interno contro un Bari decimato ed ultimo in classifica. Etnei in dieci per l’espulsione di Maxi Lopez ma affamati di vittoria. Successo che arriva ad una manciata di minuti dalla fine con un perentorio colpo di testa di Terlizzi. Sette giorni più tardi il Catania imbriglia la Lazio, vice-capolista, all’Olimpico. Vantaggio etneo con Silvestre, immediato pareggio laziale con Hernanes. Rossazzurri tonici ma sciuponi nel finale di gara: colossale l’occasione divorata da Potenza in pieno recupero.
Catania-Brescia 1-0: Clausura in bellezza
Reduce dalla doppia pesante sconfitta contro Juventus e Cagliari il Catania, nell’ultima gara del 2010, riassapora contro le rondinelle il dolce gusto della vittoria: ancora un 1 a 0, il terzo dopo quelli contro Udinese e Bari, ed altri tre punti pesantissimi che proiettano gli etnei a metà classifica e a +6 dalla zona retrocessione. Un successo di misura che porta la firma di un generosissimo e devastante Maxi Lopez che ritrova la rete dopo un periodo di appannamento. Una firma d’autore, l’ennesima di un attaccante di razza, dedicata al figlio Costantino nato qualche giorno prima.
Roma, Inter e Chievo: Dieci giorni per dirsi addio
Il Catania inaugura il 2011 con due sconfitte bugiarde contro Roma ed Inter. Due prestazioni rilevanti quelle sciorinate dalla formazione di Marco Giampaolo abile a mettere in serie difficoltà sia i giallorossi che i nerazzurri, passando in vantaggio in entrambe le partite. Un buon Catania ma a metà. All’Olimpico l’impresa di battere la Roma a domicilio sfuma a causa di una vergognosa direzione arbitrale con l’arbitro Brighi e l’assistente Musolino validi ‘alleati’ giallorossi nei gol che permettono alla Roma di ribaltare le sorti dell’incontro. Tre giorni più tardi il Catania mette sotto l’Inter trovando, a venti minuti dalla fine, il meritato vantaggio con Gomez. Avanti di una rete gli etnei falliscono più volte la rete del raddoppio e nel giro di cinque minuti subiscono la rimonta meneghina firmata da Cambiasso. Ancora una sconfitta immeritata. Tanti applausi ed attestati di stima, ma pochi punti ottenuti. Roma ed Inter due gare che, con un pizzico di buona sorte e cinismo in più, avrebbero potuto segnare la svolta del Catania di Giampaolo, mai così pimpante come in quelle due circostanze. Al giro di boa il Catania è sedicesimo con 21 punti a +3 dal Lecce terzultimo. Il girone di ritorno si apre col brutto pareggio interno con il Chievo Verona. La curva rossazzurra, in rotta con Giampaolo, invoca un intervento del Presidente Pulvirenti. Nonostante una posizione di classifica discreta, ma insufficiente coi programmi societari, la dirigenza rossazzurra dà il benservito all’allenatore di Bellinzona.
Arriba Sime One!
Il 19 gennaio il Catania ufficializza come nuovo tecnico Diego Pablo Simeone, un mister argentino alla guida della squadra più argentina d’Europa: un affare, sulla carta. Lo stesso giorno la formazione rossazzurra si allena per la prima volta nel nuovo centro sportivo di Torre del Grifo. A Parma nella gara di esordio di Sime One gli etnei disputano un’ottima partita, sfiorando più volte il vantaggio. Un buon Catania fino al gol emiliano di Candreva, seguito dalla pennellata di Giovinco (come all’andata); reti che salvano (temporaneamente) la panchina dell’ex Pasquale Marino. Per il Cholo è un avvio difficile, causa infortuni di pedine importanti (Biagianti su tutti) ed un adattamento al calcio italiano non dei migliori. Dopo Parma arrivano altre due sconfitte contro Milan, al “Massimino”, Bologna, al “Dall’Ara”, ed il prezioso pareggio di Cesena. Dopo 24 giornate la situazione è critica con 23 punti, quartultimo posto solitario, ed appena un punto di vantaggio sul Brescia terzultimo.
Chi viene e chi va
Dal mercato di riparazione il Catania cerca e trova i giusti rinforzi. Il primo tassello è Ciccio Lodi (dal Frosinone) e nelle ultime ore arrivano Schelotto (dal Cesena) e Gonzalo Bergessio (dal Saint-Etienne): un trio che lascia, inizialmente, più dubbi che certezze. Tra i partenti Barrientos, Delvecchio, Antenucci e, soprattutto, Capitan Giuseppe Mascara che lascia la maglia rossazzurra dopo 149 presenze in serie A, 77 in serie B, 11 in coppa Italia per un totale di 226 presenze impreziosite da 60 reti complessive distribuite nei vari tornei. Chi viene e chi va, il pallone rotola ancora.
Catania-Lecce 3-2: 10 e Lodi
Viaggio all’inferno con andata e ritorno. Partita non adatta ai cardiopatici quella del 13 febbraio 2011. In vantaggio per uno a zero (gol di Silevestre, nuovo capitano) il Catania subisce la rimonta salentina in virtù delle reti degli ex rosanero Jeda e Munari. Sotto di una rete, con i tifosi in aperta contestazione, il Catania intravede il baratro, ma quando il leccese Vives colpisce il palo ad Andujar battuto qualcosa cambia. Nel giro di ci cinque minuti Ciccio Lodi inventa due calci di punizione chirurgici che ribaltano la situazione e proiettano il Catania a +4 dalla zona retrocessione. Vittoria importante, per Simeone la gara della svolta.
Altalena continua
La vittoria con il Lecce, però, non risolve totalmente i problemi della formazione rossazzurra la cui sterilità in trasferta è ormai cronica. Così, nelle successive cinque partite arrivano due vittorie interne (contro Genoa e Sampdoria) intervallate da tre sconfitte esterne (contro Napoli, Fiorentina ed Udinese): un’altalena continua che permette al Catania di galleggiare, a dieci turni dalla conclusione, con 4 punti di vantaggio sulla terzultima. Sofferte ed emozionanti le due vittorie interne con le due genovesi. Contro il Grifone, gara subito in salita con gli etnei in svantaggio causa una rete Floro Flores. Nella ripresa ecco la rimonta etnea con Maxi Lopez e Bergessio (al primo gol in rossazzurro); sul 2 a1 Andujar salva il risultato, intercettando un calcio di rigore di Veloso. Tre punti fondamentali come quelli conquistati qualche settimana più tardi contro l’altra metà di Genova, la Sampdoria. Il 13 marzo sotto un autentico diluvio il Catania regola la formazione blucerchiata con una prodezza balistica di Llama. Una gemma che manda in visibilio il “Massimino” ed il tecnico Simeone: memorabile la sua corsa gioiosa sotto la Curva Nord.
Catania-Palermo 4-0: Rossazzurri e Rosanero insieme
Dopo oltre quattro anni dalla tragica notte del 2 febbraio 2007 i tifosi rosanero ritornano al “Massimino”. Come accaduto nella gara di andata ecco, al di là del risultato del campo, un’altra giornata di sport e civiltà con l’emblema della Sicilia in primo piano. Dopo un primo tempo bruttino nella ripresa una sfortunata e goffa autorete di Balzaretti (propiziata anche da un diabolico intervento di Lodi che inganna Sirigu) permette al Catania di sbloccare il derby. Le successive reti di Bergessio, Ledesma e Bergessio annichiliscono il Palermo e mandano in estasi il popolo del “Massimino”. Il 4-0 sui rosanero coincide con il quarto successo di fila in casa e proietta gli etnei a +5 sulla terzultima a sei turni dal termine. Il 3 aprile 2011 come il primo marzo 2009: altro poker ai ‘cugini’, altra data storica da cerchiare in rossazzurro.
Juventus-Catania 2-2: Miaraco..Lodi !
Smaltita la sbornia post-derby il Catania fallisce contro Bari e Lazio due match ball per archiviare la pratica salvezza. Al “San Nicola” al cospetto di una squadra retrocessa (ufficiosamente) da mesi gli etnei non vanno oltre il pareggio. Contro la Lazio, invece, arriva una sonora sconfitta (la quarta in casa) capace di far rinascere l’ansia attorno alla formazione di Sime One. Ansia, ma solo per gli avversari. Nel turno pre-pasquale le inseguitrici degli etnei, Lecce a parte, vincono tutte, risucchiando gli etnei nella zona calda. A Torino nel posticipo serale contro la Juventus il Catania parte malissimo chiudendo il primo tempo sotto di due reti. Nella ripresa l’assedio rossazzurro viene premiato nel finale dalle reti di Gomez e dalla punizione capolavoro di Ciccio Lodi al 95’. Un gol da infarto per un finale da infarto. Un punto insperato dal sapore di vittoria.
Catania-Cagliari 2-0: Salvezza ad un passo
Il primo maggio al “Massimino” arriva un Cagliari appagato ma non propenso a concedere favori. In inferiorità numerica (espulsione di Alvarez) e dopo aver rischiato la capitolazione il Catania trova nel finale due reti, con Silvestre prima e Bergessio poi, che valgono tre punti fondamentali. A tre giornate dalla fine con 5 punti di vantaggio sulla terzultima la salvezza sembra ormai dietro l’angolo.
Brescia-Catania 1-2: Corsari e Salvi
Una settimana più tardi, a Brescia, gli etnei colgono la tanto agognata prima vittoria lontano dal “Massimino” dopo 23 trasferte di astinenza. Ancora Silvestre e Bergessio danno al Catania un successo importante che avvicina il traguardo salvezza e che manda matematicamente in B i lombardi. Nel posticipo serale una rete all’ultimo secondo del genoano Boselli, nel derby contro la derelitta Sampdoria, regala la matematica salvezza ad un Catania pronto a festeggiare in aereo il lieto evento.
Catania-Roma 2-1: Apoteosi con Record
Il 15 maggio, con la salvezza già acquisita, il Catania regala un’altra gioia al proprio pubblico. Sotto di una rete, gol romanista di Loria, gli etnei non demordono e trovano con cuore e coraggio, ancora nel finale, due reti con Bergessio e Gomez che ribaltano il risultato. Due a uno per il Catania e nuovo record di punti (46) stabilito. Sconfitta amara per la Roma di Montella, estromessa matematicamente dalla lotta per la conquista dei preliminari della Champions League. Catania 46 come l’anno di fondazione dello storico club catanese (il 1946, appunto). Un tripudio a chiare tinte rossazzurre.
Inaugurazione di un sogno
Diciotto maggio 2011: giornata storica per il Club Calcio Catania 1946. Alle ore 12.46 ecco il taglio del nastro che sancisce l’inaugurazione ufficiale del “Torre del Grifo Village”, nonché il Centro Sportivo e nuova casa della società rossazzurra. Una struttura all’avanguardia, fortemente voluta dal Presidente Nino Pulvirenti e dall’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco. “Nel giorno più importante per la nostra società io vorrei ringraziare il direttore Pietro Lo Monaco perché senza di lui non avremmo mai potuto realizzare tutto questo”. Queste le parole del massimo dirigente etneo prima di un commovente e sincero abbraccio con l’a.d. di Torre Annunziata. Diciotto maggio 2011: il coronamento di un sogno, l’inizio di una nuova era.
La stagione che verrà
Conclusa nel miglior dei modi una stagione altalenante l’attenzione degli sportivi catanesi si riversa sulle strategie di mercato della società rossazzurra in vista della prossima stagione, la sesta consecutiva in serie A come l’età aurea degli anni 60. Ad oggi i dubbi che circondano il futuro del tecnico Simeone e di alcuni elementi dell’organico sono parecchi. Ma molte sono anche le certezze: una società sana e forte che da sette anni regala gioie e soddisfazioni all’intera città di Catania. “Noi saremo sempre qua quelli del 46, malati solo di Calcio Catania, da questa febbre mai si guarirà”…
