Adrian Ricchiuti, centrocampista etneo (Siciliatoday.net)

Calcio, Ricchiuti:' In trasferta con più cattiveria'

Ricchiuti, parole da leader
Ci sono leader silenziosi, ci sono anche giocatori, uomini, che quando le cose non vanno bene prendono in mano la situazione, senza nascondersi nelle classiche ‘frasi di circostanza’, affrontando di petto i problemi, senza tanti peli sulla lingua. Adrian Ricchiuti appartiene alla categoria dei ‘brutalmente sinceri’, nessuna ipocrisia ma dichiarazioni vere ed abbastanza ‘pepate’. Guardare avanti con fiducia: “Contro la Lazio è stata una partita storta. Abbiamo concesso troppo spazio e loro sono stati bravi ad approfittarne ed a vincere la gara. Dobbiamo archiviare subito questa sconfitta e pensare a come far punti contro la Juventus. A cinque giornate dalla conclusione, è inutile pensare al passato perché ormai non conta più. Non bisogna rimanere passivi ed aspettare l’avversario, ma attaccare e giocare senza paura”.

La dirigenza si lamenta? Penso alla squadra
Dichiarazioni secche, senza peli sulla lingua, anche quelle in risposta alle vedute divergenti del Presidente Pulvirenti e dell’amministratore delegato Lo Monaco: “ E’ giusto che il Presidente faccia certe affermazioni: paga ed ha il diritto di dire quel che vuole. Noi, però, pensiamo a rimetterci in corsa quanto prima. Tutto quel che si dice al di fuori della squadra non mi interessa. Non ho idea di quanti punti servono ancora per ottenere la salvezza. Sinceramente, con tutti i risultati che vedo ultimamente, non riesco a capire come si riesca a dire, come fa il Direttore Lo Monaco, che bastino appena 4 punti per arrivare alla salvezza. Noi proveremo a vincerle tutte, sappiamo che il destino è nelle nostre mani, se facciamo le cose come si deve non potremo che salvarci.




Più cattiveria e consapevolezza nei propri mezzi
Oltre un anno senza vittorie fuori casa. Un digiuno che, secondo il centrocampista italo argentino, dipende da lacune caratteriali ben precise: “Io sono dell’idea – ha proseguito Ricchiuti – che non crediamo abbastanza nei nostri mezzi. Squadre come il Chievo e il Cesena quando vanno in trasferta mettono quella grinta, quella cattiveria, che a noi manca. Hanno ben altra mentalità rispetto alla nostra. Noi, invece, a volte andiamo in trasferta già sconfitti in partenza”. Infine, una battuta sul futuro: “Il Direttore ha dichiarato di voler ringiovanire la rosa, però, è altrettanto vero che mi ha prolungato il contratto. Io voglio rimanere al Catania: è un anno che non trovo la rete e vorrei dare il mio contributo alla squadra”.

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