Prima giornata a rischio
È spaccatura tra la Lega di serie A e l’ Aic (Associazione Italiana Calciatori). L’Assemblea di Lega ha respinto a larga maggioranza, 18 contro 2 (Siena e Cagliari), l’intesa con l’Aic presieduta rifiutando la firma nell’accordo per il contratto collettivo.

I nodi non sciolti sono sempre gli stessi: l'articolo 4, riguardante il contributo di solidarietà, che secondo le società di serie A deve essere totalmente a carico dei giocatori, e l'articolo 7 che secondo la Lega deve prevedere l'assoluta autonomia dello staff tecnico di organizzare gli allenamenti dei giocatori.

Lapidario il presidente di Lega Maurizio Beretta:“Il testo firmato dall'Aic non può essere sottoscritto se non c'è l'integrazione dei due punti sui quali già ci eravamo espressi”. Secca e decisa la risposta del presidente dell’Aic Damiano Tommasi: “Le richieste della Lega sono pretestuose. Al momento non ci sono le condizioni per giocare”. Un duro braccio di ferro che porterà, salvo sorprese dell’ultima ora, allo sciopero dei calciatori e, di conseguenza, allo slittamento delle gare della prima giornata di serie A, in programma tra sabato 27 e domenica 28 agosto. Nella giornata di domani, giovedì 25 agosto, alle ore 11, riprenderà il consiglio della Federcalcio.

Possibilista il presidente federale Giancarlo Abete, nell'insoliti vesti di "mediatore": “Domani farò un ultimo tentativo, senza risparmiarmi. Così facendo stiamo solo dando una rappresentazione negativa del calcio italiano, deludendo i tifosi e procurando alla Nazionale un danno economico. Il braccio di ferro è superabile”. Staremo a vedere…