Simeone tra il Presidente Pulvirenti e il Direttore Lo Monaco

Derby di Sicilia:l'esame di maturità del "Cholo".

A distanza di un anno sarà di nuovo Catania - Palermo,il derby di Sicilia ancora una volta il 3 Aprile.

Il cammino delle due squadre,in questi dodici mesi,ha visto concludersi positivamente la stagione 2009-2010 (Catania 13mo posto e record di punti in Serie A; Palermo 5o a un passo dai preliminari di Champion's League). I rosanero hanno cominciato bene il nuovo campionato, incappando in una serie di risultati negativi solo ad inizio 2011; diverso il discorso per la compagine etnea: stagione al di sotto delle aspettative e squadra coinvolta nella lotta salvezza.

Un anno fa Maxi Lopez festeggiò al meglio il suo ventiseiesimo compleanno segnando due reti ai rivali rosanero e regalando il derby ai tifosi catanesi.
Il resto è storia recentissima, 12esima giornata del girone d'andata. Un Palermo scoppiettante e un Pastore in giornata di grazia (tripletta per lui) piegarono un Catania deludente e arrendevole a dir poco.

Oggi, a otto giornate dalla fine del campionato, Catania-Palermo può rappresentare un crocevia importante per la stagione delle squadre siciliane.

La squadra del "Cholo" Simeone è obbligata a fare risultato tra le mura amiche dal momento che viaggia a sole 4 lunghezze dal Lecce(attualmente 18esimo), assodata ormai l'assoluta incapacità di far punti fuori casa (4 totalizzati su 45 disponibili). I ragazzi di Serse Cosmi dal canto loro,galvanizzati dalla vittoria sulla capolista Milan, dovranno dare continuità di risultati e di gioco al nuovo corso dell'allenatore perugino.

Prima panchina in un derby per Diego Pablo Simeone, che in passato ne ha giocati tanti, prima a Milano e poi a Roma. A lui il compito di trasmettere ai giocatori la grinta e il carisma che l'hanno contraddistinto in campo e che oggi, dopo più di due mesi sulla panchina rossazzurra, solo in parte ha espresso da allenatore.Un duro esame insomma.
Quello del tecnico argentino è un Catania dai due volti.
Uno, quello più preoccupante, rappresentato dalle prestazioni in trasferta: squadra allo sbando, in balia degli avversari e, sostanzialmente, mai in grado di giocarsi la partita. Unica eccezione la partita di Cesena, dove si poteva e si doveva fare di più.
L'altro Catania è quello cinico, spietato e mai domo delle partite in casa; l'Angelo Massimino, vero fortino rossazzurro, è quasi inespugnabile e ha sempre garantito alla formazione del Presidente Nino Pulvirenti una salvezza tranquilla.

Ci aspetta un bel derby, che non abbia nulla da invidiare alla stracittadina milanese che si giocherà in anticipo sabato sera.

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