
Ibra...nati!!!
Rimanere lucidi
Comprendo come non sia assolutamente semplice. Ma è proprio in momenti di tal fatta che rimanere lucidi risulta essenziale. La delusione è tanta, più per il modo in cui è giunta l'ennesima sconfitta, la sesta in sette gare, che per il risultato stesso, che obiettivamente ci poteva stare, considerata la differenza di valori in campo. Il Catania di questa sera è da considerarsi quasi nullo. Tuttavia, sarebbe troppo facile salire sul carro nei momenti felici e scenderne, "italico modo", quando le cose vanno male. Io non lo faccio. Dico che bisogna analizzare a fondo, criticare anche duramente, invitare giocatori, allenatori e società a un cambiamento repentino, ma in generale AIUTARE, SOSTENERE, non distruggere, perché il bene della massima serie è troppo importante per tutti, e la maglia è la nostra, non di Maxi, Mascara o Andujar, di tutti. Per questo mi fa molto male rileggere puntualmente tutto il fango vomitato in occasione della scorsa stagione, quando il Catania veniva dato per spacciato (adesso è solo al limite della zona retrocessione...). Se non restiamo razionali, sì che andiamo a fondo. E razionalità significa proporre analisi equilibrate, non dettate dalla delusione del frangente. Innanzitutto, si può partire dai numeri, impietosi nelle ultime sette giornate, ma ancora "aperti". E' vero che le sconfitte sono tante, è vero che i gol subiti sono troppi (addirittura 11 in 6 gare), è vero che si segna poco, ma è confortante che malgrado ciò i rossazzurri siano ancora fuori (in attesa delle gare di domani) dalla zona caldissima. Una consolazione in apparenza magra, giacché rimane implicito che, migliorando un tantino, ci siano corpose possibilità di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica.
Un Catania inoffensivo e atleticamente giù
Poi, si giunge ad approfondire un tantino di più i problemi tecnici, tattici e atletici. E ci si accorge che bisogna lavorarci su tanto. E urgentemente. Lo sta facendo il Cholo, ma le "scorie" di un'Era Giampaolo -lo dico assumendomene tutte le responsabilità- più dannosa dell'Atomica di Hiroshima appaiono evidenti e, soprattutto, macroscopiche. Il succo: il Catania non ha un gioco offensivo (qualcuno vuole imputarlo a Simeone?); non ha carattere (e qui il guerriero della Pampa deve lavorare sodo); è out atleticamente, se è vero come è vero che negli ultimi 30' di tutte le ultime partite il calo si mostra evidentissimo. La gara odierna giocata al cospetto di un Milan oberato da 11 assenze, in campo con un ragazzo della Primavera (Merkel), un nuovo acquisto fallosisismo (Van Bommel) e molte seconde linee come Bonera, Yepes e Antonini, appare paradignatica e riassuntiva. Il Catania ha sparato a salve per un'ora (non un tiro in porta) di fronte a un avversario in giornata non felicissima (0 tiri pericolosi verso Andujar pure da parte dell'undici di Allegri), è andato in superiorità numerica per la giusta espulsione del centrocampista olandese Van Bommel (perfetto -e non condizionato- Tagliavento, uno dei migliori arbitri italiani) e... si è sciolto nel finale, prendendo due gol evitabilissimi (Robinho, con la complicità di Andujar, non esaltante nella respinta sulla fucilata di Ibra dai 25 metri, e lo stesso Ibra su ennesimo errore di posizione dello sconsiderato Capuano), nonché altre tre ripartenze potenzialmente letali. Un velo pietoso sugli errori sotto porta dell'ultimo quarto d'ora è doveroso stenderlo. Non sarebbe giusto infierire. Ricchiuti fallisce l'unica palla gol seria costruita con un tiraccio sopra la traversa da buona posizione, Morimoto da solo davanti ad Abbiati ciabatta debolmente rasoterra e, soprattutto, Pesce riesce a sparacchiare sopra la traversa da 30 centimentri davanti alla linea di porta senza portiere... Meglio soprassedere. Devo dire che sono rimasto molto, molto deluso dalla partita del Catania, anche sotto il profilo del carattere. Pensavo si sarebbe sciorinata una grande prestazione, tutta "anema e core". E, invcece, probabilmente si è giocata una delle peggiori partite del campionato. A parte un immenso Spolli, tutti gli altri hanno giocato sotto tono. E non vale l'alibi delle assenze, dei giocatori fuori ruolo (Augustyn a destra per la contemporanea assenza di Alvarez e Potenza) e affini. Una squadra con le palle le supera. Male, malisismo da centrocampo in su. Carboni, come sempre generoso, non è elemento in grado di far girare il gioco della squadra (oltre tutto, si è infortunato, lasciando campo a Pesce. Voto al "vichingo" 5,5; 5 al sostituto). Sciacca non ha ripetuto Parma, ma non si può certo dare tutta la responsabilità a un ragazzo di 20 anni, su cui è necessario in ogni caso insistere. Maluccio Ledesma, prova priva di personalità. Malissimo Mascara, probabilmente limitato dalle ripetute voci di mercato che lo vogliono a Napoli (ma se è così, non sarebbe meglio lasciarlo "riposare"?). A intermittenza Gomez, bene una mezzora, poi sparisce (capita spesso ultimamente...). Desolato Maxi Lopez, impossibilitato a giocare, considerato che non gli arriva una palla che una. Non infierisco attribuendo un giudizio ai sostituti, i quali pochi colpe hanno. Appare evidente quale sia il problema più grosso: la concatenazione mediana-attacco in fase di possesso palla. Non va. Il Catania, al momento, è fra le squadre meno brillanti in zona offensiva. Non si riesce a verticalizzare praticamente mai. Non si indovina una rifinitura. Non si mette dentro un cross decente. Bisogna migliorare. E per migliorare, è chiaro, potrebbe servire qualcos'altro. La società lo sa e sta provvedendo, in piena sintonia con il nuovo tecnico argentino.
Nodo mercato
Mi fa solamente sorridere di gusto chi afferma che questo Catania sia scarso e inadeguato alla categoria. L'unica risposta (ma proprio perché la si vuole dare, vista l'inadeguatezza delle argomentazioni) è questa: andate a rileggervi gli organici dei precedenti quattro Catania, se non sbaglio "salvi" in Serie A. Fuoriclasse inarrivabili come Rossini e Minelli ci regalarono la A. Sardo e Sabato, Millesi e Lucenti, Edusei e Nardini. Quindi, bando alle minchiate tipiche del "momento catanese" (in sostanza, le solite di similari frangenti, trite e ritrite: "semu 'nda B", "società pezzente", "ci volunu cincu iucaturi", "il gatto e la volpe", "Puvvirenti nesci i soddi", "Sogno un Catania senza quei due" -spero di non aver dimenticato qualcosa di significativo), è necessario andare al cuore del problema piuttosto che pontificare (anche perché, poi, qualcuno dovrebbe dirmi quale sia l'alternativa, a Catania, al presidente Pulvirenti...). E lo si fa semplicemente andando ad ascoltare le parole di "Sime One" nel postgara. Frasi facili facili che anche i geniali prìncipi del tiro al piccione -e pure masochisti, considerate le innumerevoli e reiterate malacumpasse cui sono stati sottoposti negli ultimi anni (memorabile quella della scorsa "stagione di caccia", ma pare che la Storia non insegni nulla a Catania, altrimenti non sarebbe Catania...) possono comprendere. "Stiamo discutendo con la società, sanno quello che devono fare". Chiaro? Ma può esistere a Catania, dopo tanti anni, ancora qualche sprovveduto capace di credere che dirigenti "attenti" ai fattori economici come Pulvirenti e Lo Monaco vogliano rischirae di compromettere tutto il bel lavoro fin qui svolto per non investire qualche euro in uno o due giocatori? Se ci sarà da fare qualcosa lo faranno. E sanno che qualcosa va fatto. Al di là delle dichiarazioni di prammatica, lavorano in questo senso da mesi. E negli ultimi giorni qualcosa si vedrà. A mio parere, in attacco e a centrocampo. Anche se, a mio parere, appare improcrastinabile la sistemazione della corsia laterale sinistra difensiva, zona in cui il Catania risulta fra i team meno attrezzati della categoria. Non vorrei infierire, ma andate a rivedere i due gol presi oggi e ditemi in cosa differiscono dalla decina incassati precedentemente... Detto questo, e lo ribadisco non per coerenza, ma perché ci credo, anche così il Catania ha l'organico per salvarsi. Però, c'è un però. Ce l'ha se i giocatori più rappresentativi cominceranno a giocare secondo le proprie potenzialità. Per adesso, non lo stanno facendo. Solo colpa loro?
A Cesena una finale
Lo ha detto anche "Sime One", mercoledì sera, in occasione del turno infrasettimanale, i rossazzurri giocheranno una "finale" a Cesena. Non avremmo mai voluto dirlo, ma si è giunti a questo punto. Bisogna evitare di fallire. Però, se si gioca come stasera, le possibilità che lo si faccia aumentano a dismisura. Bisogna cambiare registro, al di là delle risultanze del mercato. Più carattere, più corsa e più gioco offensivo. E, soprattutto, bisogna mettere la palla dentro. A Maxi e compagnia il compito di risollevare le sorti di una tifoseria "attapirata". Let's go, Liotru, let's go!!!
