
Maxistrenna natalizia
Numeri "giampaoliani"
Una settimana fa non quadravano del tutto. Oggi sorridono. E' il campionato di Serie A. Una partita, in specie uno scontro diretto, magari giocata a fine anno, può risultare, se non decisiva, ma di certo mooooooolto importante. Per tante cose. Classifica, morale, mercato, giocatori, allenatore, società. E tifosi. Parlo dei numeri, naturalmente. I numeri, dopo la meritata vittoria contro il Brescia, danno ragione a Giampaolo. Sono 21 i punti conquistati dal Catania, accompagnati dall'undicesimo posto (metà classifica) e da una rassicurante distanza di sicurezza dal terz'ultimo posto occupato da tre squadre: Brescia, Lecce e Cesena, tutte e tre, con il Bari, destinate a lottare fino in fondo per non retrocedere. Facendo un bilancio obiettivi/risultati, ci siamo. Ovviamente, non consideriamo i numeri complementari, tipo gol realizzati/gol subiti o numero di vittorie in trasferta. Lì ci siamo meno (soprattutto per quanto concerne il gioco offensivo), ma conta relativamente poco. La salvezza è stata richiesta a "Jeanpaul" e la salvezza sta portando a casa. A due giornate dal termine del girone d'andata, e considerate le avversarie, si può dire che soltanto un incrocio fra l'uragano Katrina e lo tsunami di Sumatra potrebbe generare la remota possibilità di retrocessione per i rossazzurri. Tuttavia, per il bene del Catania e dei suoi tifosi, non vanno dimenticate le due ultime "scoppole", in modo da evitare gli stessi errori in futuro. Errori del tecnico e dei sostenitori, a mio parere.
modulo obbligato
"Venco e mi spieco", come dice Abatantuono. Le ultime vicessitudini rossazzurre non lasciano adito a dubbi, la "via tattica" appare obbligata: 4-3-3, 4-1-4-1, 4-4-1-1, chiamiamolo come vogliamo, ma la conformazione della "rosa" a disposizione di Giampaolo impone che si prosegua sulla strada tracciata da Mihajlovic. Ne dobbiamo prendere atto tutti. In primis il sottoscritto. Volevo vedere se si potesse giocare in modo diverso, magari con due punte. E lo volevano alcuni giocatori, come quasi tutti i tifosi. L'allenatore ci ha accontentati. Con quali risultati lo si è visto: due sconfitte consecutive, 6 reti subite (e il Catania aveva una delle migliori difese del campionato), un "epurato", polemiche a non finire. E questi sono errori nostri. Gli errori del tecnico, oltre al tentativo tattico "offensivo" colato a picco, si riferiscono alla mancata "accettazione" di alcuni punti fermi della precedente gestione. Alvarez, per esempio. Mi auguro che la contingenza dell'indisposizione di Potenza possa avergli fatto finalmente comprendere chi debba essere il titolare sulla corsia destra difensiva... Ma, soprattutto, l'aver voluto giocare con un centrocampo troppo "operaio". La prima cosa che il trainer serbo, attualmente alla "viola", capì all'atto del suo insediamento: via un mediano, dentro un "fantasista", perché non avendo un regista, il gioco da qualche parte si doveva pur far scaturire. Oggi si è giocato alla Miha. Ricchiuti in mezzo, due ali (Gomez e Pesce) e Maxi prima punta. Un primo passo. Non si è giocato benissimo; Pesce non è il giocatore più adatto a fare l'esterno offensivo; probabilmente il "vero" Biagianti è più idoneo di Carboni a far da perno davanti al reparto arretrato, forse lo stesso Ricchiuti non è ancora quello della scorsa stagione (e potrebbe anche essere sostituito da un elemento equivalente in quella posizione), ma almeno si sono create 4/5 occasioni da rete e, di contro, si è sofferto poco in difesa. Ricordo solo una parata di Andujar su Eder e il salvataggio di Carboni sulla linea. Sarebbe stata una beffa. E il Brescia, pur privo di Caracciolo, non avrebbe meritato di beffare il Catania, dimostratosi superiore come impianto e organico. Salvo l'impegno dell'ex Baiocco, osannato dal pubblico, la buona sostanza di Hetemaj e qualche giocata di Diamanti, peraltro graziato dall'arbitro Orsato, in quanto avrebbe dovuto essere espulso per doppia ammonizione. E Sereni... Si è rivelato il migliore in campo, con parate importanti su Ricchiuti, Gomez, Lopez e Silvestre (pazzesca la respinta sul colpo di testa del centrale difensivo argentino, che avrebbe realizzato il suo terzo gol in campionato). Inssomma, oggi una prima "mattonella" per costruire un futuro denso di qualche certezza in più si è posta. Non penso, infatti, che Giampaolo non si sia reso del tutto conto della situazione e non sappia come proseguire, senza dubbi, sulla strada maestra. C'è voluto qualche mese, ma alla buon'ora!!! La strada, diciamolo, era già tracciata. Bastava (e basta) seguirla. La impone l'organico, non la filosofia o la bravura dell'allenatore, anche perché nessuno dubita delle doti di Zenga, Miha o Giampaolo.
Futuro Llama
Penso che la partita di oggi possa costituire un "punto di non ritorno" in proiezione futura. Questa è la strada, basta inserire i giocatori giusti, una volta recuperati. In questo senso, il recupero pieno di Llama darà ulteriori certezze al tecnico etneo. E' il giocatore giusto per riproporre il 4-3-3 di oggi, con un Ricchiuti o un simil-Ricchiuti in mezzo. Cristian fornirebbe profondità, dribbling, cross, tiri e gol. Considerato che Gomez ancora oggi si è dimostrato il migliore in campo (da manuale il dribbling e il cross dalla destra per il gol di Lopez), si potrebbe pensare a una riedizione del Martinez-Lopez-Llama o Mascara-Lopez-Llama. L'importante, comunque, è che Giampaolo utilizzi questi 17 giorni di pausa per recuperare tutti gli infortunati, fare il punto della situazione con la società in merito al mercato in uscita e lavorare certosinamente al fine di presentare una squadra consapevole dei propri mezzi e del proprio modulo (basta più ondeggiamenti) nei cimenti con Roma e Inter.
Maxigol
Un caso che, ritornati ai "mihajloviciamenti", Maxi giochi la sua miglior partita stagionale? Forse. Ma io ci rifletterei su. Il Lopez odierno è il vero Lopez. Corre, lotta, pressa a tutto campo, si smarca in verticale, segna in acrobazia, dribbla e spara a go go. Un avviso ai naviganti: ci si è chiariti nello spogliatoio, adesso si torna a macinare gol e gioco. Con un Costantino in più...
2010, anno fantastico
Il 2010 può essere considerato il miglior anno della storia rossazzurra. Partite indimenticabili come quella con l'Inter, una salvezza portata a termine a ritmi miracolosi, 54 punti complessivi, la costruzione del Centro Sportivo, le basi per una ulteriore, tranquilla salvezza. Un ringraziamento d'obbligo va alla società del presidente Pulvirenti, capace di portare avanti con bravura un progetto complessivo votato alla crescita. Un grazie ai giocatori. Un grazie agli allenatori. Anche a Mihajlovic. Il suo l'ha fatto. E non è bello, né elegante dimenticarlo... Il 2011 si "snoderà" alla stessa maniera? Ditemi dove devo firmare...
Arrivederci Roma
Adesso, sciroppiamoci in tranquillità queste vacanze, per poi ricominciare da Roma, sponda giallorossa. Una gara difficile, ma non impossibile. La speranza è che il nuovo anno possa portare un'altra cosa, fondamentale: il pubblico al "Massimino". Obiettivamente manca. Sta alla squadra e alla società far riavvicinare la gente. Con i risultati e con una "distensione" dei rapporti inevitabile. E proseguendo con questa politica dei prezzi. Giustissima. Let's go, Liotru, let's go!!!
