10 e Lodi ! (Siciliatoday.net)

MiracoLodi !

10 e Lodi
Nemmeno nei sogni del più incallito dei tifosi rossazzurri il venticinquesimo turno di campionato si sarebbe potuto concludere con risultati di tale portata, al termine di emozioni senza fine. Catania vincente e a 4 punti dal terz'ultimo posto, grazie alle sconfitte di Brescia, Cesena e Lecce! Senza alcun dubbio Catania-Lecce, sfida salvezza di fondamentale importanza per il futuro delle due società del Sud, sarà ricordata come una delle partite più significative della storia etnea. E delle più sofferte, delle più pazze, delle più adrenaliche. All'inferno e ritorno senza passare per il via, in buona sostanza. Riporto un sms inviatomi alle 19.30 da un mio amico, grandissimo tifoso rossazzurro in trasferta permanente a Treviso, il mitico Carlo "Mast": "Mi riprendo solo adesso. Ho perso due anni della mia vita, ma sono felice". Questo messaggio potrebbe essere il grido di sollievo di ciascun tifoso rossazzurro alla visione dello spettacolo offerto dalle due squadre oggi al "Massimino". Sollievo misto a rabbia, perché, se l'undici etneo, al di là della cifra di gioco (più o meno soddisfacente) espressa, ci avesse messo questa voglia, questa grinta, questo carattere anche nelle precedenti gare, non avrebbe perso a Roma, a Parma o a Bologna, o non avrebbe pareggiato a Cesena, tutte circostanze in cui aveva giocato assai meglio che contro l'undici di De Canio, raccogliendo miseramente il Nulla cosmico. Ma, bando ai rimpianti! Era necessario portare a casa i tre punti e la missione è stata compiuta, sebbene lo si sia fatto nella maniera più "contorta" e drammatica possibile. Una squadra che ha la fortuna di passare in vantaggio, all'ultimo minuto di un primo tempo equilibrato (due occasioni per parte: Capuano e Schelotto per i rossazzurri; Grossmuller e Jeda per i giallorossi; bravi i portieri) grazie a una deviazione aerea su calcio piazzato di Silvestre (quarta rete stagionale, a due dal capocannoniere Maxi Lopez); una squadra che nei primi 10' della ripresa fallisce due occasioni grandi come una casa con Maxi Lopez a due passi da Rosati, ecco, non può farsi riprendere e sorpassare nel giro di pochi minuti, a 35' dalla fine, e al termine di due azioni di ripartenza in fotocopia, finalizzate dall'ex Jeda (incerto Andujar in mancata uscita nell'area piccola) e dal centrocampista Munari, dopo clamoroso palo di Olivera, migliore dei suoi!!! Il miracolo poi concretizzatosi assume, quindi, contorni splendidamente epici se si considera che il Lecce gioca meglio e rischia di uccidere il match, cogliendo un altro palo incredibile con Vives. Ma il Dio del Calcio toglie e distribuisce, imperscrutabilmente. A Bologna sfortuna nera, errori marchiani sotto porta, "Lino Banfi"; oggi, la classica "epifania dell'Eroe" lancia in resta, materializzatasi nelle fattezze del nuovo acquisto Francesco Lodi, centrocampista dai piedi buoni inserito a inizio ripresa al posto di un poco reattivo Llama (ma non dimentichiamo che la punizione dalla trequarti che consente a Silvestre di realizzare il vantaggio proviene dal suo sinistro beneducato...). Doppietta da sogno nel giro di 5', a un quarto d'ora dalla fine, quando tutto sembrava irrimediabilmente compromesso. Una favola "da fermo"! Due calci di punizione dal limite che ricordano il magico sinistro di Maradona. Due colpi di teatro che riportano in vita un pubblico "attapirato" che già cominciava a fischiare e contestare. MiracoLodi, veramente.

"Sime One" ci prova
Alla luce del famoso "senno di poi"; le scelte iniziali di Simeone non sono apparse azzeccate, dal 4-2-3-1 in giù. L'impressione è che, fra squalifiche e infortuni, il Cholo ci stia provando... a trovare un minimo di quadratura. Rimango, tuttavia, interdetto nel leggere talune feroci critiche al tecnico argentino, giunto da un paio di settimane dal Sudamerica al capezzale di una squadra a terra fisicamente e distrutta da una miriade di acciacchi ed equivoci tattici. Me lo spiegate cosa avrebbe dovuto fare? Se non ha un terzino di ruolo abile e arruolabile, e per giunta ne perde uno (Capuano), al rientro da un infortunio, dopo un quarto d'ora, che cosa fa, se lo inventa? Se ha mezzo centrocampo in condizioni fisiche precarie, che fa, chiama Sensini, Burruchaga e Batista? Se ha un attacco che non segna nemmeno a porta vuota (in buona parte per sfortuna nera) e un neoacquisto (Bergessio, in settimana dovrebbe giungere il transfer dalla Francia) che ancora non può schierare, che fa, si costruisce da solo un Careca? No, no. Fa quello che può fare e sta facendo: tampona, tampona in una situazione critica, per cercare di ripartire in maniera più serena dopo aver recuperato tutti i giocatori al momento non disponibili. Lo fa inserendo Schelotto sulla corsia destra difensiva (e trovando fra l'altro un mezzo campioncino, considerato che l'italo-argentino è risultato il migliore in campo, addirittura devastante in fase propulsiva e quasi miracoloso in talune diagonali difensive chiuse con corse a perdifiato; una potenza, una tecnica che ricordano lo Zambrotta dei bei tempi...). Lo fa cercando un maggior filtro a centrocampo con Sciacca al posto di Lodi. E sbaglia, vista la prestazione sotto tono del "catanesino", ma sempre con il "senno di poi". Lo fa ridando fiducia a un giocatore potenzialmente importante come Llama sulla corsia offensiva mancina. E non ottiene risultati eccezionali. Inutile ricordare il ritornello... Lo fa inventandosi Terlizzi terzino sinistro, un elemento in ogni caso d'esperienza, altra cosa rispetto all'acerbo Augustyn. Lo fa inserendo la seconda punta, Morimoto, negli ultimi 20', in modo da "aprire" il gioco d'attacco. Mossa riuscita, malgrado il giapponesino mostri ancora "idiosincrasia" al gol. E, poi, e poi... Ledesma, principio e fine di ogni polemica tecnico-tattica. Fischiato e fatto oggetto di "attenzioni" di varia natura dal pubblico allo stadio. E' vero, sta giocando male. Lento, poco preciso, lontano da standard di rendimento accettabili. Ma, anche qui, me lo spiegate che cosa dovrebbe fare il Cholo, considerato che Carboni non è al massimo, Biagianti è infortunato, Lodi non è un mediano di rottura, Pesce è improponibile in quel ruolo, idem con patate Martinho? Nell'ambito di un 4-2-3-1, i due davanti alla difesa devono avere un minimo di "fisionomia" da mediano. E Ledesma, sulla carta, ce l'ha. Tutto qui. Il risultato importantissimo conseguito, sono sicuro, farà da "volano" a una ritrovata (accettabile) condizione di questi giocatori non al massimo. La convinzione, la fiducia, nel calcio comandano. E poi ci sono anche le certezze, oltre ai già citati Schelott...atore e Lodi. La coppia centrale difensiva Spolli-Silvestre; Gomez, di nuovo "freccia" sulle ali, anche se deve crescere tatticamente; Maxi Lopez, impreciso sì nelle conclusioni, ma generosissimo nelle sponde e nel movimento. Ripartiamo dalle positività, la "nottata" dovrà finire prima o poi. E sosteniamo, sosteniamo come possiamo.

Polemica fischi
15.000 al "Massimino". Meglio di altre occasioni, segno che in qualche modo Catania aveva compreso il momento. Striscioni di incitamento "antifischi". E poi? A 25' dalla fine, con il Catania sull'orlo del baratro, lamentazioni, fischi, cori e sonorità varie a "tagliare le gambe" ai giocatori in campo. Sia chiaro, io sono e sarò sempre un sostenitore dela completa "libertà" dello spettatore da stadio. Nei limiti della civiltà, può fare quello che vuole, tutto quello che vuole. Ma, in questa occasione, fondamentale per il futuro stesso della stagione, quei precisi fischi non sono apparsi "funzionali" al raggiungimento del "bene" collettivo. Anzi, proprio in quel frangente era necessario incitare a più non posso. Comprensibile la delusione, perché obiettivamente il Catania sembrava in confusione, ma perdere la fiducia sugli spalti molte volte potrebbe costituire l'anticamera della tragedia, perché i giocatori "sentono" determinate situazioni. Il saluto finale della squadra a centrocampo, squadra poi lesta a guadagnare gli spogliatoi al triplice fischio di Romeo, appare segnale di una sorta di "controcontestazione".

A Napoli senza paura
Questo importantissimo risultato consente al Catania una trasferta meno "orgasmica" a Napoli, sebbene la classifica sia ancora da "bollino rosso" e non permetta rilassamenti di sorta. Contro i partenopei secondi in graduatoria e in forma strepitosa, guidati dal "matador" Cavani capocannoniere del campionato con 20 reti, paradossalmente i rossazzurri potranno giocare più "sciolti", nella speranza che la "svolta" di oggi li liberi definitivamente da ogni orpello psicologico. Inoltre, un altro spunto di interesse arricchirà il "derby dei due vulcani": se Lavezzi sarà squalificato a seguito della prova televisiva, con tutta probabilità l'ex capitano Mascara sarà chiamato ad affrontare da avversario la squadra del suo cuore. Una sfida fra l'ex "mago delle punizioni" in rossazzurro e il nuovo eroe dei tiri da fermo del "Massimino". Indipendentemente da tutto: let's go, Liotru, let's go!!!

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