Calcio, Chievo-Palermo: classico 1-0 veronese

Solita partita giocata lontano dalle mura amiche del "Renzo Barbera", solita partita veronese dei rosanero: da anni contro il Chievo il Palermo è protagonista di prestazioni anonime in match che di spettacolare hanno ben poco. Non fa eccezione la partita di quest'oggi, coi rosanero schierati dal primo minuto con lo schema "ad albero di natale" nonostante siano finite le festività natalizie ormai da un pezzo. Troppo schiacciato il Palermo, Vazquez ed Ilicic si scambiano spesso la posizione alle spalle di Pinilla, mentre Bacinovic in mezzo al campo si occupa di Thereau. Solo Chievo nei primi quindici minuti, i padroni di casa giocano bene a due tocchi e con le linee compatte; classico Palermo versione trasferta con nessun tiro in porta per ventotto minuti, fino al calcio da rugby di Barreto. In mezzo manca chi detta i tempi, un faro che faccia giocare la squadra: Bacinovic non riesce a giocare per vie centrali, spesso lascia la sua posizione con scarsi risultati. Dopo la mezz'ora si svegliano i rosanero, che alzano il baricentro e sfruttano la minore pressione del Chievo: al 40' Benussi viene però impegnato seriamente da Bradley, bello il tiro dell'americano - dai venti metri, dopo un rinvio della difesa - deviato in corner dal portiere. E' questa l'occasione migliore del primo tempo, in una partita davvero poco emozionante e avara di azioni da ricordare anche per via di un terreno di gioco in condizioni pessime, in certi tratti scivoloso (chiedere ad Ilicic, ndr).

Al quinto minuto della ripresa arriva il vantaggio dei padroni di casa: i rosanero si fanno attrarre dai movimenti degli attaccanti e lasciano centralmente libero Sammarco, bravo ad inserirsi sull'invito di Luciano. Buono lo stop del centrocampista clivense, che poi batte con un tocco sul primo palo il portiere Benussi uscito per chiudergli lo specchio della porta. Non pervenuto il Palermo, non c'è reazione per qualche minuto. Al quarto d'ora Bacinovic scalda i guanti di Sorrentino con un tiro d'esterno destro dal limite dell'area. Cinque minuti dopo Ilicic ci prova con un sinistro a giro su calcio di punizione. Questo il massimo sforzo del Palermo. Mutti cambia l'attacco, dentro Miccoli e Budan al posto di Vazquez e Pinilla; è comunque il centrocampo il vero problema della formazione rosanero. Non succede praticamente nulla di rilevante per tutto il resto del secondo tempo, incontro inguadrabile. In chiusura dubbio episodio nell'area gialloblù, possibile rigore al novantesimo per un "abbraccio" su Migliaccio: l'arbitro Rocchi non concede il penalty. Neanche due minuti dopo i veronesi sfiorano il raddoppio con un buon colpo di testa di Moscardelli. Finisce così 1-0 per la squadra allenata da Di Carlo, trascinata da un monumentale Bradley. Il Palermo non vince da sei partite, durante le quali ha guadagnato appena due punti - di cui soltanto uno sotto la gestione Mutti. Rischia adesso, nonostante sia appena arrivato (da tre partite, ndr) l'allenatore rosanero: la squadra è sempre più allo sbando, la nave rischia seriamente di affondare. Niente di straordinario che Zamparini possa richiamare già in settimana il precedente tecnico Devis Mangia, ancora sotto contratto con il club di Viale del Fante.

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