Calcio, Cosmi: "Sono già proiettato sul derby"

Conferenza stampa al "Tenente Onorato" di Boccadifalco dell'allenatore del Palermo, Serse Cosmi. Si è parlato del successo contro il Milan di sabato, ma non solo. "Devo dire che la squadra dal punto di vista caratteriale ha fatto una gran partita, sono consapevole che ci sono ancora delle cose da migliorare, ma - ha detto il tecnico - sono dettagli rispetto alla prestazione generale".

Così Cosmi sul modulo usato contro i rossoneri: "E' stato determinato da alcuni giocatori, come i nostri esterni, che contro il Milan dovevano fare un certo tipo di partita. Questo Palermo non può giocare solo in questo modo. Non voglio snaturare la squadra, soprattutto per quanto riguarda l'assetto offensivo. Spesso è capitato di vincere con parecchi gol ma anche subendo tanto. Ripenso alla partite con il Parma e quelle sfortunate di Brescia e Cagliari e credo che in questa squadra influisca molto l'aspetto mentale".

Cosmi ha parlato della sosta e dell'assenza dei nazionali: "Quando arriva la sosta da una parte sei contento perchè hai più tempo per lavorare, ma al tempo stesso non vorresti rompere il momento positivo. Io - ha ammesso l'allenatore rosanero - sto in mezzo ai due fattori. Alcuni nostri giocatori avevano bisogno di rifiatare, ad altri l'ambiente della Nazionale farà bene. Io sono già proiettato al derby, voglio che la squadra scenda in campo consapevole dell'importanza della partita. Abbiamo già pensato a un programma con i giocatori che sono rimasti in città in questi giorni particolari e siamo sempre in contatto con quelli andati in Nazionale".

Il tecnico del Palermo ha parlato anche del "fantasma" Delio Rossi: "Sono qui da poco tempo, e sono abituato a dire quello che penso. L'attaccamento del pubblico a Rossi è un motivo d'orgoglio, perchè nel calcio è sempre più difficile identificarsi con un allenatore. Per me questo è un fatto positivo. Mi piacerebbe essere considerato per quello che ho fatto e che farò anch'io, e questo prescinde dalle esperienze passate. Spero di dimostrare attraverso risultati e comportamenti il mio valore e di farmi apprezzare".

Qualche battuta anche su Miccoli: "Venerdi non ho detto che la sua presenza era in forse, sia per non dare vantaggi agli avversari sia perchè ancora doveva maturare in me questa idea. Miccoli è e resterà il capitano indiscusso di questa squadra. Quando sento di malumori tra me e lui mi viene da ridere sia per lo splendido rapporto che ci lega, sia per il valore che ha per questa squadra. Il campionato non finisce con il Milan e lui come altri avrà la possibilità di rendersi protagonista. Se dovesse avere un pò di 'mal di pancia' potrebbe essere anche positivo, per buttare tutta la sua voglia di riscatto in campo".

Impossibile non parlare di Migliaccio: "E' stato tra i migliori in campo e se penso che con lui in quel ruolo questa squadra ha preso un gol e mezzo, mi viene difficile pensare un cambio di ruolo. Lui è un giocatore che quando gioca da difensore lo fa in maniera straordinaria, cosi come in determinati contesti è straordinario anche a centrocampo. Contro i rossoneri ha avuto anche dei problemi fisici ma è stato straordinario nei confronti uno contro uno contro giocatori importanti come quelli del Milan".

Gli sloveni del Palermo saranno impegnati con la loro Nazionale contro l'Italia: "Vedendo le ultime partite non ci sono buone notizie per l'Italia. Soprattutto per 'colpa' di Ilicic, che può essere davvero decisivo e sta migliorando moltissimo. Bacinovic sarà condizionato dalla partita di sabato perchè ha dovuto fare un lavoro massacrante. E' stato il nostro ago della bilancia e ha faticato tantissimo, facendo al massimo quello che gli ho chiesto. Gli azzurri, dovranno tenere Ilicic e Bacinovic in seria considerazione, perchè vorranno confermare quanto fatto vedere nel nostro campionato. Magari Sirigu, Balzaretti e Nocerino daranno qualche consiglio a Prandelli".

E' imminente il rientro di Carrozzieri, così Cosmi sul difensore reduce da una squalifica di due anni: "Conosco Moris già da prima di venire a Palermo e l'ho rivisto alla Borghesiana. Lui è desideroso e voglioso di rientrare a far parte attivamente del nostro gruppo ma dobbiamo valutare le sue condizioni. E' ancora presto per capire se potrà prospettarsi un suo impiego nelle partite rimanenti".

Chiosa finale sull'impiego a centrocampo di Ilicic: "Qualcuno gli ha fatto credere di essere un attaccante, ma in un centrocampo a tre è perfettamente in grado di saper svolgere il lavoro da interno. Sa tenere palla, è geometrico e sa inserirsi senza palla, qualità fondamentale per un giocatore. Inoltre, sa tirare da fuori e cercare il passaggio filtrante. Da quando sono arrivato ho subito pensato di inserirlo in quel ruolo nel 3-5-2. Lui ha avuto qualche remora ma riflettendo ha dato l’assenso. Il ruolo dell'allenatore è anche quello di sapere aggiustare il ruolo in campo di qualche giocatore, anche in funzione delle caratteristiche della squadra".

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