Conferenza stampa al "Renzo Barbera" del presidente rosanero Maurizio Zamparini, dopo le dimissioni dell'ormai ex direttore sportivo Sean Sogliano. "Vengo da un bellissimo incontro col nostro allenatore Mangia - ha detto il numero uno del Palermo -, gli ho riconfermato la mia fiducia e ho già dato ordine di adeguargli il contratto. Oggi andrò al campo d'allenamento per parlare con la squadra. Ho richiamato dal sudamerica Luca Cattani, che ha il patentino per fare anche il ds. Abbiamo parlato col mister delle strategie. Stiamo buttando giù un progetto, parlando anche di giocatori. E' un tecnico giovane e spero che possa restare a Palermo tanti anni".
"Sogliano non era riuscito ad inserirsi nella realtà e ad avere il giusto rapporto con me. Non avrei dato carta bianca, senza un minimo di confronti, neanche a Moggi. Abbiamo avuto un confronto - confessa il presidente - ma ci siamo resi conto di avere caratteri troppo diversi. Meglio così. Tra di noi c'è stima, ma non lui non aveva credenziali per portare avanti il Palermo da solo, nonostante sia un ragazzo serio e preparato. Già individuato il nuovo direttore sportivo? No, ma ho già capito chi mi sostituirà, cioè il nuovo direttore generale, in stile Galliani. Io ho troppi impegni e ho voglia di farmi da parte. Non serve un ds, bensì un mio sostituto".
"Lo scorso anno era necessario un cuscinetto tra me e Rossi. Con Mangia ho un grande dialogo e lui mi ha anche espresso il suo pensiero su come vuole schierare la squadra. Mangia deve essere convinto delle sue idee, perchè non sono io a voler fare la squadra, voglio solo aver un dialogo con i miei collaboratori. Gli allenatori sbagliano a volte nell'essere presuntuosi e ho invitato Mangia ad avere la stessa umiltà della prima giornata di campionato quando proveniva dalla Primavera. Io sono molto stanco, ma non del Palermo. Sono stanco del mondo del calcio. Nel calcio moderno ci vuole la presenza, non si può essere presidenti una volta ogni tanto".
"L'autonomia richiesta da Sogliano? Tutte le autonomie, dettate dalle motivazioni sbagliate, portano a scelte sbagliate. Lui pensava di essere ancora a Varese e - ha detto Zamparini - ovviamente non è così. Braida, per esempio, al Milan non fa tutto ciò che vuole, ma si confronta sempre con Galliani. Sabato sera prima della partita con l'Udinese abbiamo mangiato insieme, non mi aveva detto nulla del cambio tattico della squadra. Sono venuto a saperlo solo mezz'ora prima del match. Quando si viene a Palermo bisogna sapere che non si è soli, ma c'è un presidente come Maurizio Zamparini. Sarà Mangia a decidere il progetto tattico della squadra: mi ha detto che adatterà il suo credo calcistico ai giocatori che ha a disposizione".