
Calcio, Palermo: capitan Miccoli rompe il silenzio
“Pensavo che la mia avventura a Palermo fosse finita. Ma io sono qua, ho altri due anni di contratto e la cosa più importante è avere la fiducia dei miei compagni. Non mi è piaciuto il fatto che i giornalisti chiedessero sempre a tutti i giocatori, qui in conferenza stampa, chi sarebbe stato il nuovo capitano: non bisogna sempre cercare di trovare lo scoop o la parola detta male. Fin quando sono qui, il capitano sono io”. Parole e musica di Fabrizio Miccoli, capitano del Palermo che rompe il silenzio dopo diverso tempo.
“Ho passato tanti mesi in silenzio perché vedendo la situazione della squadra dopo Catania ho preferito farmi da parte: non volevo mettere benzina sul fuoco. Mi sono defilato anche perché la squadra doveva pensare alla Coppa Italia. In ogni caso ho avuto molta gente vicina e mi è servito perché in questi mesi ho sofferto”. Qualche frecciatina Miccoli l'ha mandata pure a qualcuno che adesso ha lasciato Palermo: “Non mi era mai successo di entrare in campo un solo minuto, dieci anni fa avrei risposto al mister 'entra tu' e invece sono stato zitto. Col Chievo stavo giocando bene e sono uscito. Sono anni che dico che voglio portare un trofeo qui, faccio parte della storia del Palermo perché ho segnato più gol di tutti e in finale sono rimasto fuori. Ciononostante mi sto rimettendo in discussione”.
Quest’anno la concorrenza sarà molta, anche se con l’addio di Pastore si libererà un posto in avanti. “Fa parte del gioco, è quello che voglio. Poi sarà l’allenatore a decidere chi di volta in volta è più in forma. Proprio per questo volevo parlare col mister: io non pretendo il posto perché sono Miccoli, perché sono il capitano e ho segnato 50 gol a Palermo. Però non voglio partire sapendo a priori che giocherò sempre venti minuti: bisogna trovare una via di mezzo. L’importante è che sia sempre il campo a decidere”. Pioli in questo senso lo ha rassicurato. “Non è bello leggere sui giornali che sono un giocatore in grado di giocare solo 20 minuti. Al mister ho chiesto questo: se sono nelle condizioni di giocarmi il posto con tutti, ok, altrimenti potrei prendere altre decisioni. Ho ancora due anni di contratto, e non mi va di trascorrerli come quello passato. Se alla fine giocheranno altri non sarà un problema: vorrà dire che lo hanno meritato”.
Così Miccoli sul tecnico e sul nuovo modulo: “Con Pioli va molto bene. Ci eravamo già sentiti prima del ritiro. Mi piace come persona perché non si nasconde, dice quello che pensa. Lavora bene, finora ha dimostrato di essere capace, un grande allenatore. E’ un modulo nuovo, visto che da tanti anni giocavamo in un altro modo. A me piace, ma ripeto, serve fare i movimenti giusti e sacrificarsi. Se tutto andrà per il verso giusto, ci divertiremo”.
