
Calcio, il Palermo cade sotto i colpi di Ibrahimovic
Palermo-Milan, primo anticipo della 26ma giornata del campionato di Serie A fra i rosanero e i campioni d'Italia in carica. Padroni di casa senza alcuni titolari, in particolare con una difesa rimaneggiata in virtù della squalifica di Balzaretti e dell'infortunio di Silvestre, costretto domenica scorsa ad abbandonare il match contro il Siena dopo soli dieci minuti di gioco. In campo sulla fascia destra l'argentino Munoz, in mezzo si rivede il centrocampista Giulio Migliaccio, arretrato per l'occasione al fianco di Mantovani. Pisano dirottato dalla corsia di destra a quella mancina. Linea mediana composta da Bertolo, Donati e Barreto, quindi lo sloveno Ilicic sulla trequarti a supportare Budan e Miccoli. C'è Ibrahimovic nel Milan, con lui il brasiliano Robinho. Davanti alla difesa Amrbrosini viene preferito a Van Bommel, Emanuelson è il vertice alto del rombo disegnato da Allegri.
Cronaca della partita. Ritmo subito elevato e Milan che si propone in avanti con una pericolosa conclusione di Ibrahimovic dai 30 metri, buona la risposta di Viviano. Sugli sviluppi del successivo corner ci prova Emanuelson, bravo a superare il diretto avversario e a calciare dal cuore dell'area di rigore: la palla, però, non centra lo specchio della porta. Ancora i rossoneri al settimo minuto, con Muntari che scarica per Robinho: il brasiliano tira centralmente favorendo l'intervento in due tempi del portiere. E' la formazione ospite a fare la partita, ma non sta a guardare il Palermo: al 12' inquadra la porta Barreto, abile nello smarcarsi al limite dell'area. Centrocampo saldamente in mano del Milan nei primi venti minuti di gioco, i rosanero si affidano alle ripartenze. Al 21' si sblocca la partita: errore in difesa di Mantovani, rimpallo favorevole a Robinho che serve Ibrahimovic: lo svedese da pochi passi non sbaglia e batte Viviano per l'uno a zero ospite. Miccoli e Bertolo tentano di rispondere nei due minuti successivi, il Palermo si riversa in avanti dopo lo svantaggio. Budan al 25' sfiora l'incrocio dei pali di testa, servito direttamente da calcio di punizione dal capitano. Incredibile alla mezz'ora: calcio di punizione e flipper nell'area del Milan, nulla di fatto e sul ribaltamento di fronte Robinho gestisce bene il contropiede trovando ancora Ibrahimovic che di punta insacca col sinistro la palla del raddoppio. Passano altri cinque minuti e dai venti metri lo svedese sforna la magia: destro piazzato e tripeltta per il tre a zero della squadra di Allegri. Il portiere rosanero Viviano non può nulla, ma al 38' si rifà riuscendo ad evitare il poker respingendo di piede l'ennesima conclusione di Ibrahimovic. In campo non sembra esserci gara, sugli spalti le due tifoserie si insultano pesantemente per tutta la prima frazione di gioco. Da segnalare anche qualche fischio per l'ex Nocerino in un paio di occasioni.
Nella ripresa subito dentro Mesbah per Antonini tra le fila del Milan, nessun cambio invece per Bortolo Mutti, allenatore del Palermo. Sono nuovamente gli ospiti ad avere in mano il pallino del gioco, al 47' Abate si guadagna un corner con una bella rasoiata: sugli sviluppi del tiro dalla bandierina sempre Ibrahimovic impegna di testa Viviano, bravo ad alzare oltre la traversa. Dentro l'uruguaiano Aguirregaray al posto di Bertolo al quinto minuto del secondo tempo. Al 52' bel calcio di punizione di Thiago Silva, buona la deviazione in angolo di Viviano. Non ce la fa Emanuelson al 54', al suo posto entra El Shaarawy. Non pervenuto il Palermo, al decimo Budan spreca uno dei pochi palloni portati sulla trequarti avversaria dai rosanero. E al 56' è ancora il Milan a sfiorare il gol: un buon Viviano evita il tracollo sulla conclusione dai venti metri di El Shaarawy. Ma il poker arriva comunque al minuto quattordici, dopo l'ingresso in campo di Della Rocca per Budan. Il brasiliano Thiago Silva incorna alla perfezione su bel cross dell'italo-egiziano ex Padova. Il capitano rosa, Fabrizio Miccoli, prova a rispondere al 59' con un calcio di punizione dalla lunga distanza, ma tra i pali Abbiati è attento e neutralizza la conclusione. Neanche un minuto dopo dall'altezza del dischetto Barreto coglie il palo di sinistro a portiere battuto. Serata storta per gli uomini di Mutti, la sfortuna nega la rete della bandiera alla squadra di casa. Lotta in mezzo al campo Donati, al 68' arriva anche alla conclusione: il suo tiro, però, non inquadra la porta. I rossoneri gestiscono il vantaggio, il Palermo continua ad evidenziare limiti in fase propositiva con azioni lente e confuse, qualche lancio lungo e tanta imprecisione. C'è spazio persino per Filippo Inzaghi a dieci minuti dalla fine: fuori Robinho, dentro il bomber italiano spesso ignorato e solitamente poco utilizzato dal proprio allenatore. Ultimo cambio anche per i rosanero, che mandano in campo nel finale Zahavi al posto di un fischiatissimo Ilicic; qualche applauso, comunque, arriva dalla tribuna. L'israeliano appena entrato ha l'occasione per segnare: svarione della difesa, tiro e palla alle stelle. Non succede altro, si segnalano soltanto i cori d'incoraggiamento della curva nei confronti di Miccoli e compagni: la squadra ringrazia ricambiando gli applausi, bella lezione della tifoseria palermitana.
Finisce il match col trionfo del Milan alla vigilia della trasferta di Champions League a Londra, per il ritorno degli ottavi di finale contro l'Arsenal. Il Palermo, rimasto con l'amaro in bocca per il clamoroso 0-4 tra le mura amiche, dovrà aspettare sabato prossimo per cercare il riscatto contro la Roma, nel secondo anticipo del prossimo turno. Si giocherà nuovamente al "Renzo Barbera", l'augurio è che il fattore campo possa tornare a contare contro la formazione capitolina allenata da Luis Enrique.
