
Calcio, Palermo: Rossi lascia con una dichiarazione d'amore
"Quello che sto facendo oggi potevo farlo anche dopo la decisione comunicata al presidente, ma credevo fosse giusto aspettare un pò perchè a caldo si può parlare più con il cuore che con il cervello". Inizia così il saluto che Delio Rossi questa mattina ha voluto dare alla 'sua' Palermo, ai suoi tifosi. "Questo è un saluto doveroso nei confronti della gente di Palermo, ed era giusto che lo facessi qui, dove sono arrivato in punta di piedi un anno e mezzo fa e da dove me ne vado in punta di piedi. Non voglio fare un bilancio - ha detto Rossi - anche se il mio Palermo ha fatto più di 120 punti, conquistando la seconda partecipazione consecutiva nelle coppe europee, portando giocatori in pianta stabile in nazionale, lanciandone altri e giocando una finale di Coppa Italia".
"Voglio ringraziare quei 40mila che ci hanno seguito all'Olimpico, l'orgoglio più grande per me, dovuto soprattutto al modo in cui li abbiamo ‘portati’ a Roma, con onestà, umiltà e portando avanti i propri colori. Sapevo quella sera che sarei andato via e la vittoria della coppa non avrebbe fatto cambiare la mia idea. Non c'erano più i presupposti per rimanere. Magari non avevo ancora fatto il mio tempo qui, ma era giusto che la società prendesse le sue decisioni. Quando il presidente mi ha richiamato io gli ho detto cosa pensavo e anche i miei giocatori hanno sempre saputo la verità. Sono contento di avere conosciuto una terra incredibile con gente incredibile. Ringrazio tutti".
"Zamparini? E' una persona particolare, con la quale non ho legato per maniere diverse di interpretare i ruoli. La differenza tra me e lui è stato soprattutto il modo di discutere: io gli parlavo in faccia, lui mi parlava attraverso la stampa. Se è pesata l’assenza di un direttore sportivo? Ha inciso, anche perchè io sono stato scelto dal direttore sportivo. Questa è una figura importante, cuscinetto tra presidente e allenatore. Io non posso dedicare energie per ingraziarmi un rapporto, devo utilizzarle nel campo. Problema difesa? Se si pensa che la difesa ha preso troppi gol e adesso si stanno cambiando diversi uomini in quel reparto, vuol dire che non era solo un problema dell'allenatore".
Tornare in futuro? Mai dire mai, ma con Zamparini sembra difficile: “Gli allenatori passano, i giocatori passano, i presidenti passano, il Palermo rimane. La società ha fatto scelte diverse, dovete stare vicino alla gente che arriva e dare loro il calore che avete dato a me. Si è chiusa una porta - ha detto Rossi - adesso si potrebbe aprire un portone, è arrivata gente competente. Io mi sono lasciato bene con il presidente, ma non c'erano i presupposti per continuare. Sarebbe stato difficile continuare in una situazione cosi difficoltosa".
