
Calcio, Palermo: Zamparini a tutto campo
In quelli che dovrebbero essere giorni tranquilli ed 'avari' sul piano dei contenuti, in casa Palermo ci pensa il presidente Maurizio Zamparini a 'fare notizia'. Il massimo dirigente rosa non si risparmia e rilascia dichiarazioni a diverse emittenti televisive e radiofoniche, trovando il tempo anche per un comunicato sul sito ufficiale del club rosanero.
La stampa, secondo Zamparini, starebbe continuando ad inventare un dissidio tra lo stesso presidente e l'allenatore Delio Rossi; il numero uno della società palermitana fa sapere che esistono sì le critiche, anche forti, ma non c'è mancanza di fiducia nel lavoro dell'allenatore. Rossi è uno dei migliori in circolazione, ma non per questo non va criticato: anche Napoleone, come dice Zamparini, ha perso le sue battaglie.
Ma la stampa nazionale, per quanto ami 'ricamare' sulle dichiarazioni di personaggi come il presidente rosa, stavolta non ha inventato nulla (semmai ha mal interpretato frasi decisamente ambigue, ndr). Difficile, infatti, non pensare a frizioni interne dopo aver sentito e letto parole di fuoco quali "Abbiamo un allenatore senza palle". Parole che stridono con "Rossi rimarrà al 99%", tutte cose dette nelle ore successive al pareggio di Bari.
Di contro, la stampa nazionale conoscendo Zamparini dovrebbe non prendere alla lettera quelli che spesso sono sfoghi da tifoso, da appassionato. Non è facile trovare qualcuno contento per il pareggio di Bari, quindi perché il 'capo' dei rosa avrebbe dovuto reagire bene? Certo, il presidente avrebbe potuto moderare i termini… ma sarebbe come chiedere al sole di sorgere ad ovest per tramontare ad est: la terra dovrebbe ruotare diversamente, Zamparini dovrebbe 'non essere Zamparini'.
Ad ogni modo, il rapporto tra Rossi e il proprio datore di lavoro non sembra più quello di un tempo. Ma ciò non vuol dire che il tecnico sia in bilico. Pare molto difficile, se non impossibile, un addio a stagione in corso; forse a giugno, ma da qui alla fine del campionato le posizioni dei protagonisti potrebbero cambiare mille volte. Tuttavia, urge fare chiarezza: se Zamparini dice che "il maggiore difetto di Rossi è che si intestardisce a giocare con un solo modulo, mentre dovrebbe saper variare a seconda degli uomini a disposizione", sicuramente non è contento.
Ma non è solo l'allenatore a far parlare Zamparini: il patron rosanero, oltre a prendersela con certi giornalisti e con un certo tipo di informazione fuorviante, regala belle parole per la città e affronta altri temi quali il mercato e gli obiettivi stagionali. "Ho un rapporto bellissimo con la gente delle borgate di Palermo, che è la gente vera, a differenza delle persone che stanno in tribuna centrale - ha detto ai microfoni di Radio Radio -. Dieci giorni fa sono andato allo Zen dove faremo lo stadio nuovo e qualche opera per i ragazzi. I tifosi apprezzano il mio cuore e la mia sincerità".
Così sulle destabilizzanti voci di mercato: "Rimango irritato quando alcuni giornali fanno sembrare il Palermo l'orto dell'Inter. Lo scorso anno siamo stati l'orto dell'Inter per Cavani, e poi il giocatore è andato al Napoli. Oggi è stato scritto che Ilicic potrebbe andare all'Inter a giugno, e per me è una scorrettezza grave, perchè - osserva Zamparini - va a turbare la serenità di un giocatore che in questo momento non pensa ad andarsene. E' una cosa molto scorretta, soprattutto se a farlo è un giornale importante come la Gazzetta dello Sport. Basterebbe vedere che all'Inter non ho quasi mai dato giocatori, ma Ilicic non si muove perchè è un punto fermo del Palermo".
Zamparini ha poi escluso il ritorno di Walter Sabatini nel 2011 nel ruolo di diesse: "Ritorno di Sabatini? Penso di no, perché c'erano differenze dal punto di vista caratteriale. Sabatini è un grande conoscitore di calcio, ma ho bisogno di una persona più politica tra me e la squadra - ha detto il patron rosanero -. Perinetti? Sto guardando sul mercato, ma ha troppi anni. Ad un presidente vecchio deve corrispondere un direttore sportivo giovane". Ma il nome caldo resta sempre quello dello stesso Giorgio Perinetti, che conferma come il presidente gli abbia già chiesto la disponibilità fin dal mese di aprile.
"Io so fare il presidente - puntualizza Zamparini - lo faccio benissimo da 24 anni. Mi metto sempre in discussione, giorno dopo giorno; figuriamoci se non lo faccio con il tecnico. Campionato? Ritengo che il Palermo non sia inferiore al Napoli, sia per quanto riguarda i singoli sia come squadra: bastava avere tre punti in più e loro tre in meno e saremmo stati alla pari. Mancano forse quei 4 o 5 rigori che non ci hanno dato, ma fa parte della cabala. Al Napoli va tutto benissimo, come dimostrano anche le cinque vittorie al 95', ma penso che il Napoli valga quanto la Lazio e la classifica del Palermo sia un po' bugiarda".
"Che idea ho della squadra? Il Palermo è molto forte. Forse ci mancano le seconde linee. E forse ci mancano le alternative tecniche: vanno bene gli schemi - ha detto il presidente al Corriere dello Sport - ma non si può pensare di giocare allo stesso modo contro il Milan e contro il Bari". Ma forse i problemi derivano dal rapporto tra le stelle Ilicic e Pastore: "Li ho fatti sedere ad un tavolo con l'ordine di chiarire tutto – ha dichiarato il patron rosa al quotidiano "Dnevni Slovenija" - per il bene della squadra e per il bene delle loro carriere, i ragazzi devono essere maturi in questo".
Ancora calciomercato, tema ormai all'ordine del giorno tutto l'anno: "Finito con gli acquisti di Andjelkovic e Kurtic? Qualcosa ancora faremo ma stando attenti a non compromettere gli equilibri di spogliatoio. E anche per quanto riguarda i due nuovi, non sono d'accordo con Rossi, d’altro canto l’allenatore non riteneva pronti neanche Ilicic e Bacinovic. Io dico che Kurtic e Andelkovic sono pronti. Se abbiamo mollato il Sud America? No. Il fatto è che lì si comprano bene soprattutto centrocampisti e attaccanti e in quei reparti siamo coperti. Comunque i prossimi tre mesi i nostri osservatori li trascorreranno lì".
Già, il Palermo qualcosa farà: ma le notizie non filtrano più come nei mesi scorsi e si parla più di mercato in uscita che di operazioni in entrata. Si agirà a centrocampo: piace lo slovacco Kucka dello Sparta Praga (potrebbe arrivare in comproprietà col Genoa, ndr), ma il nome più interessante è quello di Parolo del Cesena. C'è da riempire la casella che verrà lasciata vacante dal giovane Kasami, possibile rinforzo del Padova o del Cagliari, forse da Liverani, che piace a Lecce e Brescia. Possibile asta per l'ex Siena 'big mac' Maccarone, nel mirino delle genovesi e della Fiorentina, ma non solo; l'attaccante andrà via, probabilmente a titolo definitivo.
