Calcio, Palermo batte Chievo grazie ai senatori
Il Palermo a tratti pare il Barcellona, rispettate le debite proporzioni. Il Palermo spesso gioca praticamente a calcetto, non butta mai via un pallone, costruisce e disegna trame convincenti, fino al raggiungimento dello scopo. Questo vale soprattutto per le esibizioni al “Barbera”, per i trionfi casalinghi. Avessero i rosa lo stesso spirito felice e indomito nelle gare esterne, forse la Champions sarebbe una realtà già ora, più che un sogno. Tanta roba, comunque, in Palermo-Chievo: squadra gagliarda che riesce a ribaltare l'iniziale svantaggio, riportando la partita su binari corretti con la serenità dei nervi e la forza del bagaglio tecnico e tattico.
Dunque, gol del Chievo con De Paula su errore del pur generoso Nocerino. A quel punto Liverani, piede sinistro da bacchetta della fata turchina, decide di uscire dal bozzolo e corre, addirittura: pennella sulla testa di Pastore il gol del pareggio, battendo una punizione. Entra in area e va a prendersi il giusto rigore trasformato da Miccoli. I veterani sono l’anima della squadra. Una perla il terzo gol, ancora di Miccoli, che ha chiuso la partita. Molto ci è piaciuto Pastore, rete a parte, per il sacrificio, per le rincorse dietro i garretti dell’avversario più umile. E ci è piaciuto pure il Chievo di Mimmo Di Carlo, bello e utile, capace di affrontare la gara a viso aperto. Il risultato è un tre a uno di spettacolo e sostanza. Pare che il Palermo, per qualità e anima, sia favorito per la Champions, pur con la Sampdoria alle calcagna e la Juventus rediviva. Da questa parte c’è tanta roba, c’è la forza di un sogno che mette le ali ai piedi.
Marcatori: 18′ pt. De Paula, 28′ pt. Pastore, 39′ pt. Miccoli (rig); 8′ st. Miccoli.
