Calcio, Palermo: il 2010 si apre contro la Samp
Maledetta o benedetta sosta? Solo il campo lo dirà, quel campo che sarà giudice del match in programma tra Sampdoria e Palermo. I rosanero hanno chiuso il 2009 con i botti, un bel tris di vittorie consecutive con conseguente scalata della classifica. Adesso ci sarà da capire se la lunga pausa natalizia avrà ulteriormente caricato le batterie degli uomini di mister Delio Rossi o avrà loro prosciugato tutte le forze. La gara di oggi contro la Sampdoria non è sicuramente un esame di maturità, quello c’è già stato: il Palermo lo ha sostenuto nella scuola di San Siro e lo ha superato a pieni voti. Semmai, quello contro i blucerchiati è un esame di laurea, che se superato potrebbe certificare la “grandezza” della squadra rosanero.
Nessuno, comunque, appare timoroso dinanzi a questa sfida; è come se il presidente, la dirigenza, la squadra e l’allenatore si sentissero già grandi. Sabatini, in una delle sue tante interviste concesse, lo ha pure detto: “Mi sento già grande”. Marassi non è assolutamente un campo da gita scolastica, la Sampdoria, nonostante l’ultimo trend poco brillante, in questa stagione non ha ancora perso tra le mura amiche. E caso vuole che l’ultima squadra ad infliggere un dolore alla formazione doriana, sia stata proprio il Palermo, che nella stagione scorsa, il 16 gennaio 2009, vinse 2-0 con doppietta di Mark Bresciano, che questa non ci sarà a causa di un infortunio muscolare.
Uno degli eroi dell’ultima trasferta quindi ha dato forfait, non però il capitano, che proprio a San Siro ha lanciato una vera e propria catena di sms a Marcello Lippi, stiamo parlando per chi non l’avesse ancora capito di Fabrizio Miccoli. Si parlava di un mese di stop, di venti giorni, che avrebbe saltato due o tre partite, ma sorprendentemente il numero dieci a Marassi ci sarà. Si dice che l’aria natalizia di Lecce sia magica e che abbia guarito anche Miccoli, pronto per una nuova impresa. Si troverà di fronte l’amico-nemico Cassano, amico per lo stile di calcio che si esprime, per il carattere, per i bei gol messi a segno, nemico perché “Fantantonio” è di Bari, anzi di Bari Vecchia, insomma barese 100%.
