Calcio, Palermo in finale di Coppa Italia!

Grande sfida al "Renzo Barbera" di Palermo, i rosanero di Delio Rossi incontrano il Milan per la semifinale di ritorno di Coppa Italia con la forza del 2-2 dell'andata. In palio la finale di Roma del 29 maggio, da giocare contro i giallorossi di Montella oppure contro l'Inter di Leonardo. Stadio pieno, anche se non è stato registrato il tutto esaurito.

La partita: primo tempo equilibrato...
Prima palla gol per il Milan al terzo minuto, grandissimo lancio di Pirlo per Robinho che scatta sul filo del fuorigioco ma non inquadra la porta. Subito un pericolo per la porta rosanero. Due minuti più tardi risponde il Palermo con un bel contropiede orchestrato da Ilicic e concluso con un cross di Cassani per la testa di Pastore; anche in questo caso la sfera non centra lo specchio della porta. Buon avvio di gara per le due squadre, col Milan che cerca di far girare la palla per fare la partita, come da copione. All'ottavo tiro-cross tesissimo di Flamini che trova la respinta di Sirigu; segue neanche due minuti più tardi il tiro da fuori area di Pastore, ben controllato dal portiere Abbiati. Ritmo alto e tanta concentrazione per le due squadre. Sugli sviluppi di un corner l'olandese Seedorf tira alto con un sinistro di controbalzo. Subito dopo azione da gol del Palermo: Migliaccio crossa per Hernandez che fa la sponda per Pastore, il cui pericolosissimo tiro si spegne di un soffio a lato. Cresce la squadra di Delio Rossi, ma i rossoneri non stanno a guardare. Al 20' punizione insidiosa di Pirlo che impegna l'estremo difensore rosanero, parata in due tempi per Sirigu. E' comunque vivo il Palermo, sull'asse Cassani-Migliaccio-Pastore: l'argentino sembra ispirato. Al 27' ancora Palermo con Acquah che tenta una conclusione da fuori, dopo un paio di minuti di sterile possesso Milan. Molto attenta la formazione di casa, che concede poco nei metri finali ai Campioni d'Italia. Poco dopo la mezz'ora il Palermo effettua un cambio: esce Acquah, dentro Bacinovic per scelta tecnica. Al 37' tiraccio di Pirlo da lontano, un minuto dopo contropiede di Balzaretti che non trovando uno scarico prova una conclusione subito bloccata dalla difesa ospite. Tiene molto la palla il Milan, ma non ci sono sbocchi e si vedono pochi tiri in porta; si sente la mancanza di un terminale offensivo del calibro di Ibrahimovic. Al 42' giallo pesante per Bacinovic, lo sloveno era diffidato; un minuto dopo brutta conclusione rasoterra di Antonini. In chiusura di tempo l'esterno mancino del Milan si fa male in seguito ad uno scontro con il compagno di difesa Thiago Silva, dentro Bonera nel corso del primo dei tre minuti di recupero della prima frazione di gioco. Chiude in avanti il Palermo, ma il tiro di Bacinovic si spegne ampiamente a lato; subito dopo contropiede sprecato da Pastore, che sbaglia il passaggio decisivo. Il primo tempo si conclude così sullo zero a zero.

Secondo tempo: il Palermo cresce e vince...
Nessun cambio ad inizio ripresa, comincia meglio il Palermo e dopo un paio di minuti Hernandez cerca il gol con una conclusione a giro da fuori area che finisce appena sopra la traversa. Risponde con un diagonale rasoterra Pato, palla fra le gambe di Bovo e poi sul fondo. Ben messa in campo la formazione rosanero, ma lì davanti manca quella cattiveria necessaria per trovare la via del gol contro il duo difensivo del Milan formato da Nesta e Thiago Silva. Al quarto d'ora ingenuo fallo di Balzaretti che costa il cartellino giallo al terzino rosanero e concede una punizione agli ospiti: sugli sviluppi del calcio piazzato non succede nulla. Cresce ancora il Palermo, Hernandez e Pastore si impegnano e vengono supportati dai compagni: al 63' gli sforzi vengono ripagati dalla rete del vantaggio di Giulio Migliaccio. Calcio d'angolo battuto da Ilicic, Goian non arriva sulla palla ma dietro di lui c'è Migliaccio pronto a spingere la palla in porta con un gran colpo di testa; anticipato Thiago Silva, fin lì monumentale, e battuto Abbiati. Esplode il tifo palermitano. Il tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, manda in campo Ibrahimovic chiamando fuori Seedorf. Un minuto e lo svedese ci prova di tacco dopo un tiro ciccato da Robinho; spettacolare risposta dei rosanero con la combinazione Pastore-Hernandez, il tiro dell'uruguaiano viene deviato in corner. Fioccano le occasioni da gol, al 68' è ancora Migliaccio a sfiorare la personale doppietta. Sul capovolgimento di fronte Ibrahimovic commette fallo su Goian e viene ammonito. Grande Palermo nella fase centrale del secondo tempo, con un super Nocerino che supporta le danze di Pastore e di un elegante Ilicic. Lo sloveno al 72' guadagna un calcio di rigore e l'espulsione di Van Bommel in seguito ad uno stupendo passaggio filtrante di Pastore. Dal dischetto Bovo non sbaglia e al 73' realizza il due a zero. Si abbraccia tutta la panchina del Palermo, delirio sugli spalti. L'arbitro Rocchi espelle poi Bovo che alla ripresa del gioco colpisce in gioco pericoloso Pato; subito dentro Munoz al posto di Pastore. Sul calcio di punizione Pirlo non inquadra la porta. Brutto colpo per i rosanero l'espulsione del centrale di difesa, dopo Bacinovic anche Bovo deve saltare la finale di Roma del 29 maggio. Rischia tutto il Milan, a dieci minuti dalla fine esce Nesta per far posto ad Antonio Cassano. Incredibile al minuto ottanta: doppio palo di Ibrahimovic, sfortunato il campione svedese che aveva battuto Sirigu. Il portiere rosanero un minuto dopo blocca un sinistro di Flamini, spinge la squadra ospite nel finale. Delio Rossi si gioca l'ultimo cambio con Pinilla, il cileno sostituisce Hernandez a sette minuti dal novantesimo. Nei minuti finali non succede granchè fino alla rete di Ibrahimovic in pieno recupero; al fischio finale dell'arbitro Rocchi, dopo cinque lunghissimi minuti di recupero, può finalmente festeggiare il popolo rosanero. Si va Roma, per la terza finale di Coppa Italia della storia per il Palermo.

Grande prova dei ragazzi di Delio Rossi, che per l'ennesima volta battono il Milan tra le mura amiche. Quattro a tre il risultato finale del doppio confronto di semifinale che vede il Palermo approdare ad una storica finale (dopo quelle del 1974 e del 1979, ndr). Niente da fare per il Milan, che si può comunque consolare con lo scudetto appena vinto.

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