Fabrizio Miccoli, capitano del Palermo schierato soltanto nel secondo tempo del match col Fenerbahce

Calcio, Palermo: ko nell'ultimo test estivo

Serata per pochi intimi al Barbera, con 7800 spettatori usciti delusi dallo stadio al termine dell'ultimo match precampionato del Palermo di mister Pioli. Prima della partita cori pro Miccoli e Migliaccio e uno striscione dei giocatori turchi che hanno fatto i loro "migliori auspici per la stagione" rosanero. Non molti, ma piuttosto rumorosi, i sostenitori degli ospiti.

Avvio di gara incoraggiante del Palermo, schierato col 4-3-2-1 tipico del precedente allenatore (l'amato e indimenticato Delio Rossi, ndr). Nonostante un paio di occasioni sprecate da Ilicic, è proprio lo sloveno a dare il la all'azione del vantaggio rosanero con un cross che dopo un rimpallo in area piccola finisce tra i piedi di Zahavi, bravo ad appoggiare a due passi dalla rete. La risposta degli ospiti è affidata all'ex interista Emre, ottima la sua azione otto minuti dopo il vantaggio del Palermo; passano dieci minuti e Baroni trova il pari con un appoggio rasoterra in seguito ad un delizioso tacco di un compagno. Niente da fare per il portiere Rubinho che sei minuti più tardi si arrende a Kesimal: gli ospiti passano infatti in vantaggio con una conclusione da posizione defilata in seguito ad una respinta dell'estremo difensore brasiliano. Il rigore realizzato al 45' da Hernandez ristabilisce comunque la parità e fissa il risultato sul 2-2 al termine della prima frazione di gioco. Nella ripresa entrano Miccoli, Balzaretti e Cetto: subito Migliaccio sfiora il gol di testa, poi al 54' azione spettacolare del Palermo. Da Zahavi a Balzaretti, quindi a Nocerino che fa tornare la palla all'israeliano che appoggia a sua volta al terzino della nazionale azzurra: assist al bacio di Balzaretti per Miccoli e conclusione che si spegne di poco a lato. Inizia la girandola dei cambi e diminuiscono le emozioni, la partita perde via via di interesse fino al minuto 76: punizione dalla destra e Boral di testa sorprende tutti insaccando alle spalle di Rubinho la rete del nuovo vantaggio del Fenerbahce. Miccoli prova a rispondere con due punizioni e poi in pieno recupero con uno slalom e una conclusione centrale, ma non c'è niente da fare: finisce 2-3 per gli ospiti, in dieci uomini dal 45' per l'espulsione di Santos in occasione del rigore concesso ai rosanero.

Ultimo test che lascia l'amaro in bocca al Palermo e ai palermitani, che hanno riservato fischi a squadra e allenatore. Messaggio chiaro per la società, così non va e non può andare, anche se questo è calcio d'agosto. Manca un 'faro' del gioco a centrocampo e la fase propositiva della squadra ne risente, la difesa nel frattempo preoccupa ancora per la mancanza di meccanismi: Silvestre e compagni devono lavorare per trovare l'intesa. Domenica prossima esordio in campionato sul campo del Novara: terreno di gioco sintetico ed entusiasmo della squadra piemontese neopromossa sono gli ostacoli da superare. Il mercato, intanto, dovrebbe portare un portiere e un centrocampista, probabilmente anche un attaccante o un esterno di difesa in caso di partenza di Cassani, richiesto dalla Fiorentina: sempre ai viola piace Bovo, finito pure nel mirino del Genoa.

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