Calcio, Palermo: la conferenza stampa di Zamparini

La Procura della Repubblica di Benevento ha sequestrato (sequestro conservativo, ndr) 17 milioni e mezzo di quote del Palermo Calcio intestate a Maurizio Zamparini per i fatti risalenti alla della truffa dell'Ipermercato aperto a Benevento ad ottobre 2006. Il Sostituto Procuratore della Repubblica, Antonio Clemente, ha emesso stamane una notifica a riguardo. Il presidente Maurizio Zamparini ha tenuto quest'oggi una conferenza stampa allo stadio "Renzo Barbera" per chiarire alcuni aspetti di questa vicenda. Si è parlato anche di calciomercato e dello sceicco che dovrebbe rilevare il club rosanero.

"E' giunta una notizia, alla quale non credevo, ma in questo paese avviene di tutto; un Pm di Benenvento, città nella quale ho costruito un centro commerciale, aveva chiesto sia i domiciliari per me che il sequestro delle azioni del Palermo. L'appello per gli arresti domiciliari è stato respinto così come quello del sequestro delle azioni. In appello però il ricorso è giunto alla procura di Benevento. Io voglio denunciare qualcosa di grave che avviene nel nostro paese, dove la mancanza del diritto è qualcosa di molto grave. Io sono un imprenditore correttissimo, non ho mai evaso".

"A Benevento hanno costruito su delle falsità un castello che non si reggerebbe, l'unico scoop è quello di dipingere me come delinquente e quello di sequestrare le azioni del Palermo calcio che hanno un grande valore. Io sto preparando un ricorso a Strasburgo presso la corte dei diritto dell'uomo, contro il Pm di Benevento e i suoi consiglieri che hanno costruito su atti falsi questo castello di falsità nei miei confronti. Io ho acquistato un centro commerciale autorizzato in maniera legale, dando posti di lavoro a 300 persone. Un processo del genere dura 4 anni immaginate le azioni del Palermo in possesso di altri per questo tempo. Il principe (lo sceicco amico di Zamparini, ndr) era pronto a entrare al 90% nella società, ma come è possibile questo con una grande quantità di azioni sequestrate… Se non verranno accettate le mie condizioni, ovvero quello di garantire in altro modo questa cifra, si presenterà qui il Pm a nominare il nuovo presidente del Palermo calcio. Spero che la Cassazione possa dare torto a questo procedimento avvenuto".

"Dalla prossima assemblea, se questo procedimento cautelare verrà confermato, la maggioranza delle azioni apparterrebbe alla Procura di Benevento. E' una situazione Kafkiana. In ogni assemblea che andremo a fare, il 70% delle azioni saranno in mano del procuratore di Benevento, il quale ha la possibilità di nominare anche il nuovo presidente. I miei legali e i miei amici della magistratura non  credono a quello che sta succedendo. Il capo d'accusa a mio carico? E' quello di truffa, relativo all'aver costruito il centro con atteggiamenti illegali. Il pm ha chiesto i miei arresti domiciliari, in modo che non potessi più commettere illeciti. Dal punto di vista penale, però, questo è decaduto, ed è rimasto solo il sequestro dei beni, motivati dai presunti danni arrecati al comune di Benevento. Col Comune abbiamo alcune cose da chiarire, il problema è che due consiglieri hanno riferito al Pm dei fatti in maniera errata".

Così poi Zamparini sullo sceicco: "Lui verrà a fine mese. La trattativa per il suo inserimento era ben avviata, ma questo aspetto sicuramente non aiuta. Io ho fatto questa conferenza anche per tutelare l'immagine della società, visto che sono stato dipinto come un bandito. Spero che questa situazione si risolva anche se nel nostro Paese il diritto non funziona. Lunedì lavorerò su questa vicenda, visto che oggi l'80% del lavoro di un imprenditore passa dalla sua difesa nei confronti di queste situazioni".

Zamparini ha parlato anche dell'ormai certo esodo dei tifosi verso Roma, per la finale di Coppa Italia, nonché dei diritti televisivi: "E' una cosa bellissima, e dimostra che i dati emersi in Lega sui bacini d'utenza delle società sono falsi. Al Palermo veniva dato addirittura l'1,35% d'utenza. L'Auditel ha mostrato i reali valori, in base a tutti i sostenitori del Palermo. Il decreto vigente promuove anche i sostenitori, per fortuna. Bisogna trovare una soluzione per trovare un equilibrio, per poter dare una somma equa a tutte le squadre. Il 50 % è la quota che si deve ripartire: io ho proposto il 30% alle prime 10 e il restante 20% alle altre. Il problema è che anche le altre squadre, anche se arrivano in una posizione negativa, vogliono essere certe di ottenere una buona fetta".

Spazio anche al mercato del Palermo: "Pisano del Varese? Lo abbiamo già preso come fatto con altri e stiamo seguendo altri giocatori. Il Palermo ha trovato la sua dimensione assestandosi dietro le grandi squadre. Tutto quello che il Palermo incassa dalle cessioni lo reinveste per prendere altri giocatori. E' questa la nostra politica. Non dobbiamo cedere Pastore per necessità, per esempio, anche se il bilancio detta legge. Noi abbiamo un monte stipendi che ci porta avere un dislivello di 10 milioni al temine della stagione, cerchiamo di compensarlo con le cessioni. Il Palermo deve continuare con questo progetto, e non vorrò mai un allenatore che mi chieda di essere al centro del progetto, perchè il tecnico deve essere parte del progetto. Lo stesso vale per i giocatori, che devono venire al Palermo consapevoli di andare in un club importante".

Ancora futuro, serve un nuovo direttore sportivo e, qualora non dovesse rimanere Delio Rossi, anche un nuovo allenatore: "Sensibile non sarà più il nostro ds, perchè aveva delle perplessità. Arriverà comunque un giovane. Sogliano? E' un buon direttore. Rossi? So già quanto ha chiesto di stipendio a un'altra società, e io non potrò mai darglielo. Gigi Simoni è un mio amico da tempo, una figura come lui tra me e la squadra farebbe bene. Ci sto pensando, dipenderà anche dal prossimo allenatore. Una figura come la sua farebbe bene visto che non sono molto in città. L'avevo già chiesto a Eriksson. Ci siamo già incontrati con Simoni tre volte. Gasperini? E' un tecnico bravo sul mercato, molto preparato ma ambito da tantissime società. Tutto dipende da Rossi, prima devo parlare con lui. Come lui ascolta le richieste dalla altre società, io faccio lo stesso".

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