Lecce-Palermo, "derby" del sud tra squadre le cui tifoserie sono gemellate, derby del cuore per Miccoli, capitano del Palermo ma salentino e tifosissimo dei giallorossi. Rosa senza Balzaretti e Bovo in difesa, con Ilicic che parte dalla panchina: in campo dal primo minuto Munoz, Andelkovic e Darmian in difesa, con Kasami in appoggio a Pastore e Miccoli. Nel Lecce diversi ex, da Giacomazzi a Jeda, passando per Munari.
Primi 15' senza grosse emozioni, con una rete giustamente annullata per fuorigioco a Munari; poi proprio al quarto d'ora Sirigu para su Giacomazzi, ma un paio di minuti dopo si arrende allo stesso uruguaiano che insacca a due passi dalla porta sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il Palermo reagisce e al 20' Kasami segna in fuorigioco dopo una respinta del portiere Rosati su conclusione di Migliaccio: rete non valida, decisione ineccepibile.
Gioca meglio il Lecce nella fase centrale del primo tempo, per il Palermo - mai entrato nell'area avversaria se non con dei calci piazzati - al 27' Miccoli mette in mezzo un pallone direttamente da calcio di punizione: Migliaccio prova la deviazione di testa, ma la conclusione termina a lato. Poco dopo la mezz'ora si fa male Darmian, sostituito da Garcia. Distrazione muscolare al flessore della coscia destra per il difensore scuola Milan.
Brividi al 39' sull'incursione di Tomovic che punta e supera con facilità Garcia e mette in mezzo: non tocca nessuno, Cassani si rifugia in calcio d'angolo. Al 42' ancora Giacomazzi sfiora il gol per il Lecce: stacco imperioso, colpo di testa e palla sul palo a Sirigu battuto. Un minuto dopo il Palermo va ad un passo dal il pareggio: Pastore mette in mezzo per Nocerino, la cui conclusione fa la barba al palo alla destra di Rosati.
Nel recupero del primo tempo arriva l'inaspettato pareggio del Palermo: calcio di punizione conquistato da Bacinovic al limite dell'area di rigore. Sulla palla si presenta Miccoli. Il numero dieci rosa inventa una parabola perfetta e piazza la sfera sotto l'incrocio dei pali. Capolavoro del capitano del Palermo, gioiello che riporta la formazione di Delio Rossi in partita. Si va dunque al riposo con le squadre in parità: 1-1 con reti di Giacomazzi e Miccoli.
Nella ripresa subito un cambio per Delio Rossi: fuori Miccoli, non al meglio anche dal punto di vista psicologico (dato il gol segnato contro la sua squadra del cuore), dentro Hernandez. Si tratta di un ritorno per lui, al rientro dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per oltre tre mesi. Pronti-via e il Lecce torna in vantaggio: ancora un ex a segno, questa volta Jeda batte Sirigu di destro al termine di un'azione condotta da Munari ed Olivera, autore del cross decisivo.
Difesa del Palermo che soffre, squadra in difficoltà. Soliti problemi per i rosa, che in trasferta non riescono quasi mai ad esprimere il bel gioco tipico delle sfide giocate tra le mura amiche. Rossi manda dentro al 10' anche Ilicic, che rileva Kasami. E due minuti dopo arriva il lampo di Pastore: 2-2 dell'argentino imbeccato proprio da Ilicic. Palla filtrante dello sloveno e palla piazzata sul secondo palo dal sudamericano: tutto molto bello.
Micidiale la reazione del Palermo: al quarto d'ora arriva addirittura il vantaggio con Hernandez. Rinvio di Sirigu, spizza di testa Migliaccio e il giovane attaccante si ritrova a tu per tu con Rosati, freddandolo con un bel tiro rasoterra. Il killer è tornato. Incredibile al "Via del Mare": al 17' uno-due rapido tra Ilicic e Pastore, con lo sloveno che batte ancora il portiere del Lecce e realizza il gol del clamoroso poker rosa. Tre reti in cinque minuti, pazzesco.
Dopo mezza partita da incubo, l'abulico Palermo si è trasformato in pochi minuti in una macchina perfetta. E' bastata una manciata di minuti per cambiare il match. Il Lecce prova a rispondere ma neanche il nuovo entrato Chevanton riesce ad incidere. Alla mezz'ora De Canio mette dentro anche Corvia (vicino al Palermo nel mercato di gennaio, ndr) per tentare il tutto per tutto. Dentro anche Piatti per Jeda, Lecce sempre più sbilanciato.
I padroni di casa ci provano con la forza della disperazione, ma il Palermo tiene e non concede occasioni da ricordare. Si affaccia poco in avanti la squadra di Rossi, che bada più che altro a controllare il match. Nel finale un po di elettricità in campo con Chevanton certamente non sereno. Discreta prova del Lecce di De Canio, ma la qualità e la velocità del Palermo nel secondo tempo hanno fatto la differenza. Finisce quattro a due per i rosa.
Il Palermo ritrova quindi la vittoria esterna, che mancava dal 21 di novembre, quando i rosa si imposero a Cesena. Seconda vittoria consecutiva per gli uomini di mister Rossi, dopo il ko con l'Inter e il successo interno contro la Juventus mercoledì sera. Prossimo appuntamento domenica all'ora di pranzo con l'anticipo al "Renzo Barbera" contro la Fiorentina. Non ci sarà Bacinovic, che verrà squalificato dopo il giallo rimediato oggi contro il Lecce.