Calcio, Roma-Palermo: 1-0 Lamela, rosa ko

Giornata triste per lo sport italiano, che perde improvvisamente un giovane sportivo come Marco Simoncelli a Sepang. Il motociclista ci lascia in seguito ad un incredibile incidente in un gran premio utile quasi a nessuno dopo la vittoria del motomondiale di Stoner. Scontro assurdo, morte assurda. Se ne va un bravo ragazzo, simpatico e sveglio: ci saluta un talento puro, un giovane uomo cresciuto a pane e moto. Il mondo del calcio - e dello sport in generale - lo ha ricordato con un minuto di silenzio prima dell'inizio delle partite; anche a Roma grande commozione prima del match tra i padroni di casa ed il Palermo. Rosanero con il lutto al braccio e con una formazione leggermente diversa dalle precedenti: mister Mangia opta per un 4-3-1-2 con Acquah e Zahavi in campo, Miccoli in panchina per far posto al duo formato da Pinilla ed Hernandez. Quattro dietro, due in avanti: questo il credo tattico dell'allenatore del Palermo, che varia solo la disposizione dei centrocampisti. Nonostante tutto, però, i rosanero non raccolgono punti e perdono in virtù di una magia dell'esordiente Lamela: il 'colpo' di Sabatini, ex ds del club siciliano, subito decisivo alla prima partita nel nostro campionato.

Gara subito nelle mani della Roma, che passa al settimo minuto: Migliaccio perde palla in un contrasto con De Rossi, il giovane argentino conquista il possesso della sfera e disegna una parabola perfetta verso il secondo palo. Battuto il portiere Tzorvas, che nella fattispecie non ha colpe. Prima parte del match di marca giallorossa, poi il Palermo cresce pian piano provando a ristabilire l'equilibrio. Si mette in mostra Zahavi, ma è il talento argentino della Roma a creare apprensione ogni volta che tocca palla. Nel finale di tempo doppia occasione palermitana, si salva l'estremo difensore dei capitolini. Nella ripresa si registra il debutto in campionato di Cetto tra le file del Palermo, con Migliaccio che per la prima volta torna a fare il centrocampista al posto di un deludente Della Rocca. La Roma ricomincia a prendere campo, il Palermo è vivo e - sempre quasi solo con Zahavi - prova a mettere paura alla formazione di Luis Enrique; poco concreto Hernandez, in ombra il pur generoso Pinilla. Girandola di cambi a metà tempo, si rivede Ilicic per i rosanero: proprio lo sloveno poco dopo la mezz'ora si divora il possibile tiro del pareggio. Hernandez lo lancia sul filo del fuorigioco, lui salta il portiere e calcia male non centrando la porta.

La palla sembra non voler entrare più da una parte e dall'altra, i cali di intensità della Roma favoriscono le occasioni del Palermo; la più clamorosa è quella di Migliaccio, che di tacco devia il tiro da fuori area di un compagno e sfiora il palo a portiere battuto. Nel finale c'è spazio anche per Miccoli e per il giallorosso Bojan Krkic (ex Barça): il capitano del Palermo ci prova per ben quattro volte, ma purtroppo non c'è niente da fare per lui. Anche la Roma chiude sfiorando il raddoppio, prima con Bojan, poi con Pizarro e infine con Osvaldo: bravo Balzaretti ad evitare il due a zero con Tzorvas ormai fuori causa. Vittoria di misura, dunque, per la Roma. Gara a tratti avvincente, ricca di emozioni ed occasioni per ambedue le squadre scese in campo; più convinta la formazione del tecnico spagnolo, reduce dal ko nel derby. Ci poteva stare il pareggio, il Palermo ha sicuramente fatto meglio rispetto alle precedenti uscite in trasferta. Tuttavia, è arrivata la seconda sconfitta consecutiva su due match disputati dopo la sosta: giovedì sera contro il Lecce ci sarà la concreta possibilità di tornare a far punti, poi domenica prossima altra trasferta insidiosa sul campo della capolista Udinese dell'ex Guidolin.

Per siciliatoday.net, Alessandro Rubino

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