
Calcio, Zamparini: "Rossi deve ascoltare me come io ascolto lui"
"Se non vado d'accordo con Rossi, con Gasperini sarebbero scintille" Così il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, intervistato da Radio Radio. "Il mio augurio è che ci sia più feeling con Rossi, perchè insieme potremo fare un gran lavoro al Palermo. Però lui deve ascoltare anche me come io ascolto lui".
"Alle volte gli allenatori fanno i capricci e - osserva Zamparini - sono capaci di non far giocare un giocatore che secondo il presidente è importante. Il mio allenatore, che deve fare la formazione, deve sentire tutti, anche i collaboratori che lavorano con lui. Molto spesso mi sono dovuto imporre per far giocare molti giocatori, come Kjaer con Colantuono e Pastore con Zenga".
Il patron rosanero ha poi precisato l'importanza della suddivisione dei ruoli in una società: "Nessun procuratore mi chiama per proporre giocatori. Io ho sempre chiamato i miei direttori sportivi per dirgli di occuparsi del mercato. Non sarei mai in grado di fare neanche l'allenatore, perchè è un lavoro difficilissimo".
Tuttavia, Zamparini rivendica i propri diritti: "Io esprimo il mio parere nell'ottica generale della partita, ma non posso imporre di far giocare un giocaore o l'altro. Non ho mai detto di mettere la difesa a tre, neanche a Napoli, ma ho solo fatto notare che avevamo due terzini offensivi e soffrivamo un po' in difesa. Io chiedo solo che Delio Rossi possa ascoltarmi".
Il numero uno di Viale del Fante ha parlato anche degli obiettivi della sua squadra: "Voglio che il Palermo lotti per la Champions, ma se non arriva va bene lo stesso. Voglio solo vedere la squadra combattere per arrivarci. L'anno scorso abbiamo perso il posto in Champions per la partita pareggiata contro la Sampdoria".
Spazio anche al mercato del club rosanero: "Il Palermo ha preso due rinforzi, in difesa e centrocampo. Abbiamo seguito un altro paio di giocatori ma non siamo riusciti a prenderli. Se si vuole concorrere su più fronti, i rincalzi devono essere pari ai titolari. L'anno prossimo risolveremo questa lacuna".
Questo il pensiero di Zamparini sul suo fuoriclasse, Javier Pastore: "Il calo dell'argentino? E' solo stanchissimo. Ho parlato col suo procuratore perchè l'ho visto triste, e non mi va. Non ha avuto possibilità riposo dopo il Mondiale, ed è stanco dal punto di vista psicologico. Non è vero che non va d'accordo con Ilicic, tutt'altro".
