
Cesena-Palermo (2-2): tango argentino...
Si torna in campo dopo la dolorosa sosta dovuta alla scomparsa di Piermario Morosini, ricordato oggi allo stadio "Manuzzi" insieme a Carlo Petrini (che fu giocatore bianconero sul finire degli anni settanta, ndr). E' il giorno di Franco Vazquez, ex Belgrano e virtualmente erede di Javier Pastore in maglia rosanero: Mutti lo lancia titolare, anche in virtù dell'assenza per squalifica di Ilicic.
Siamo agli sgoccioli del campionato, il Cesena è praticamente retrocesso e il Palermo è di fatto salvo: si vede così una partita nel vero senso della parola quasi solo nel primo tempo. Scoppiettanti i primi 45' del match, giocati a ritmo sostenuto: si devono aspettare venti minuti per vedere la prima palla in fondo al sacco. Al 20' Munoz sbaglia un controllo ma riesce a riscattarsi arrivando sul fondo e mettendo in mezzo una palla invitante per Bertolo che non sbaglia e batte l'esperto Antonioli, fin lì impegnato più che altro con tiri da lontano. Momento favorevole al Palermo, cinque minuti dopo Vazquez scheggia la traversa con un bel mancino dal limite dell'area di rigore; dal possibile 0-2 si passa quindi allo scatto d'orgoglio del Cesena. Passano infatti sessanta secondi e l'ex Santana realizza di sinistro dopo uno slalom perfetto, bellissima la rete del centrocampista offensivo ed è 1-1. Ma già al 28' arriva il sorpasso romagnolo con Rennella che sfrutta una respinta della difesa insaccando alla sinistra di Viviano.
Grande pressing bianconero sui portatori di palla del Palermo, la squadra siciliana fa così circolare male la palla. Ma in pieno recupero arriva il pareggio grazie all'ex catanese Silvestre, bravo a colpire di testa dal limite dell'area piccola su cross arrivato direttamente da calcio d'angolo. Secondo tempo equilibrato e tranquillo, ritmi bassi soprattutto per il Palermo: degna di nota l'eleganza di Vazquez, poche le emozioni della ripresa. A metà tempo consueta girandola di cambi, per i rosanero si vedono entrare Bacinovic, Acquah e Budan. Finisce così 2-2 come prevedibile, non cambia il risultato maturato nei primi quarantacinque minuti. Gara che ha perso d'interesse nella sua seconda parte, dopo un bel primo tempo progressivamente si è fatta largo la noia. Buon punto, comunque, per la squadra siciliana che fa ancora un passo verso la matematica salvezza. Quarto risultato utile consecutivo in trasferta, il Palermo sale a quota 41 punti in classifica. Virtualmente il collettivo guidato da mister Mutti è già salvo, sono altre le squadre che rischiano. La formazione del capoluogo siciliano potrà ora affrontare con tranquillità due gare interne consecutive: contro il Parma mercoledì 25, poi sabato 28 l'attesissimo derby con il Catania.
Da salvare oggi le prove degli argentini, con Bertolo che ha giocato bene e s'è dimostrato sempre concreto e con un Silvestre da Nazionale tornato in campo e subito andato a segno. Buone le impressioni destate dal talentuoso Vazquez, non benissimo invece Hernandez e in parte Mantovani. Discreta la prova di Munoz schierato come quinto di centrocampo sulla destra, anonimo il match di Miccoli: troppo isolato in avanti il capitano, avrà modo di rifarsi tra le mura amiche.
A.R.
