Tifosi rosanero all'Olimpico (Siciliatoday.net)

Finale Coppa Italia, Inter-Palermo 3-1: doppietta di Eto'o, Munoz illude a due minuti dalla fine, ma Milito chiude i conti

LE FORMAZIONI UFFICIALI
PALERMO (4-3-2-1): Sirigu; Cassani, Muñoz, Goian, Balzaretti; Migliaccio, Acquah, Nocerino; Ilicic, Pastore; Hernandez. All.: Rossi.
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Nagatomo, Lucio, Ranocchia, Chivu; Zanetti, Thiago Motta, Stankovic; Sneijder; Pazzini, Eto’o. All.: Leonardo.
ARBITRO: E. Morganti di Ascoli Piceno.

SECONDO TEMPO
Batte l'Inter, che attacca da curva Sud verso curva Nord. Squadre in campo con le stesse formazioni del primo tempo.

La ripresa inizia così come era finito il primo tempo: Palermo in forcing costante. Pastore lancia Hernandez in area, ma Chivu è bravo a chiudere in scivolata.

Al 52' Munoz rimedia un cartellino giallo per una entrata ai limiti del regolamento su Et'o. Morganti non tentenna ed ammonisce il difensore rosanero.

Al 54' Delio Rossi gioca il tutto per tutto con una mossa coraggiosa: dentro Miccoli, salutato da un boato del pubblico di fede rosanero, per Acquah. Palermo in campo con il 4-1-4-1.

Al 61' Leonardo utilizza il primo cambio. Fuori Pazzini e dentro Goran Pandev.

Al 63' azione continuata del Palermo che però manca la lucidità per concludere in porta. Prima Migliaccio poi Miccoli non trovano la porta, poi Morganti, beccato dai rosanero, fischia una punizione a favore dei nerazzurri.

Al 65' altra occasionissima per il Palermo, che adesso meriterebbe il pareggio. Hernandez fa fuori un difensore interista con una finta di corpo e si dirige solo verso l'estremo difensore nerazzurro ma Chivu in scivolata da dietro impedisce la conclusione a rete.

Al 67' un fallo di Carrozzieri su Samuel Eto'o viene punito da Morganti con un cartellino giallo.

Al 68' tiro fuori di alcuni metri di Hernandez imbeccato da un colpo di tacco di Nocerino.

Al 74' Balzaretti da fuori scocca un tiro pericoloso, ma il pallone viene deviato da Lucio. L'arbitro non vede la deviazione e assegna una rimessa per l'Inter. Due minuti dopo sempre Eto'o buca la difesa avversaria e raddoppia per l'Inter.

Sostituzioni su entrambe le panchine. Delio Rossi sostituisce Hernandez, poco cinico e troppo impreciso sotto porta. Al suo posto entra Pinilla in vista dell'arrembaggio finale del Palermo.

Leonardo sostituisce Thiago Motta all'82', al suo posto fa ingresso in campo Mariga.

All'86' gran tiro di Sneijder ma l'estremo difensore rosanero manda il pallone in angolo. Un minuto dopo l'olandese viene sostituito in campo dal principe Milito.

All'88' Munoz riapre le speranze per i rosanero con un gran gol di testa. MA un minuto dopo viene espulso lo stesso difensore rosanero autore del gol per doppia ammonizione. Trenta secondi prima era stato espulso anche Delio Rossi per proteste.

Al 90 traversa dell'Inter con Eto'o. Adesso la partita è splendida.

5' i minuti di recupero, ma le speranze rosanero si infrangono sul gol di Milito che sigla il 3-1 solo di fronte al portiere rosanero grazie ad una imbeccata di Pandev.

95'. Finisce la finale di Coppa Italia. L'Inter si aggiudica il primo trofeo dell'era Leonardo. Applausi dei trentacinquemila ai giocatori del Palermo a cui deve tributarsi l'onore delle armi per il gioco espresso, per il cuore e la grinta manifestata in campo.



APPLAUSI PER I GIOCATORI ROSANERO
I giocatori del Palermo vengono salutati dagli applausi dei trentacinquemila cuori rosanero presenti in Curva Sud. Al termine dell'incontro grande sportività di Samuele Eto'o, l'eroe di questa finale, che è andato ad applaudire i tifosi rosanero.


SCHIFANI: ABBRACCIO IDEALMENTE I TIFOSI ROSANERO
"Grandissimo tifo, gioco corretto, grande entusiasmo - così ha commentato il presidente del Senato Schifani, cui è toccato l'ingrato compito di premiare i giocatori nerazzurri - Abbraccio idealmente i tifosi della mia città che hanno colorato di rosa uno stadio ma anche una intera città. Sono momenti in cui il Meridione, denso di problemi, cerca di riscattarsi".

"Questa finale - continua Schifani - assume una importanza rilevante, il Nord contro il Sud in una partita che si gioca nella capitale d'Italia. Lo sport possiede la capacità di unire tutta Italia, e dobbiamo sforzarci di trovare questa forza di unione anche quando non si tratta di sport".

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