
Calcio, Catania-Palermo: presentazione del derby
Fratelli di Sicilia
Catania-Palermo, ormai ci siamo. Dopo una gestazione di due settimane, causa gli impegni della nazionale azzurra, quel 3 aprile 2011 tanto atteso è finalmente alle porte. Attesa palese accentuata dal ritorno della tifoseria rosanero nel settore ospiti del “Massimino” dopo la tragica notte del 2 febbraio 2007. Notte di lacrime e sangue che cambiò radicalmente sia il tifo catanese: pochi striscioni e coreografie, poco colore, presenze sugli spalti sempre minori (salvo le grandi occasioni) ed un sostanziale allontanamento da quell’atmosfera di festa e folklore che aveva accompagnato la tifoseria rossazzurra negli anni precedenti. Quattro anni per crescere e maturare comportamenti ed idee lontani dal puro senso sportivo. Nella gara di andata, disputata il 14 novembre al “Barbera”, tutto è andato bene: solo cori di incitamento, gli immancabili e fondamentali sfottò (giusto così!) e colori senza alcun principio di tensione od atti violenti. Palermo è stata ospitale ed i circa trecento trasferisti rossazzurri altrettanto pronti ad incarnare al meglio il mutato significato del Derby di Sicilia. Piccolo passo verso il ritorno alla normalità. Adesso tocca a Catania ed ai trasferisti rosanero scrivere un’altra bella giornata di sport. L’attesa per questa gara evento cresce a dismisura ed il probabile tutto esaurito del “Massimino” potrebbe rappresentare la chiusura di quel cerchio aperto il 2 febbraio 2007. Nuovamente il rossazzurro a tinte forti sugli spalti; nuovamente il pathos, l’adrenalina di curva dei giorni di gloria; nuovamente quella ‘spruzzatina’ di rosanero a riempire il settore ospiti dello stadio catanese. Perché senza gli eterni rivali non può esser vero derby. Catania e Palermo in un solo coro: “Siamo noi, siamo noi, la Sicilia quella vera siamo noi!”
Un Catania 4x4
Palermo, Bari e Lazio: un trittico importante che, secondo le parole del Presidente Nino Pulvirenti, potrebbe permettere al Catania di spiccare definitivamente il volo, dopo un campionato vissuto tra troppi alti e bassi. La fresca e rigenerante aria della primavera, tra l’altro, potrebbe far tramutare, finalmente, da crisalide in farfalla la creatura rossazzurra di mister Simeone. Prima tappa il ‘Derby di Sicilia’: una gara che, piaccia o no, sfugge a qualsiasi ragione di classifica. Il Catania arriva alla sfida contro il Palermo da tre vittorie di fila in casa (contro Lecce. Genoa e Sampdoria) e da altrettante vittorie consecutive negli ultimi tre derby disputati al “Massimino”. Numeri alla mano, battere i rosanero permetterebbe ai rossazzurri di conquistare un prestigioso ‘doppio’ poker di vittorie. Un dato che, oltre al significato statistico, darebbe una svolta decisiva al campionato di Silvestre e compagni che ad otto giornate dalla conclusione vantano 4 punti di vantaggio sulla terzultima. Due i punti ai quali si aggrappano gli etnei. Il primo è rappresentato dal ‘fattore casa’: gli etnei al “Massimino” , con otto vittorie in quindici gare, riescono ad esprimersi al meglio, divenendo letali per qualsiasi avversario. Il secondo, invece, riguarda la cabala: ancora il 3 aprile come data del Derby di Sicilia. Giorno in cui, tra l’altro, Maxi Lopez festeggia il suo ventisettesimo compleanno e dopo la doppietta dello scorso campionato un remake, per i tifosi etnei, è ben accetto.
L'alba del nuovo corso rosanero
Il Palermo arriva al derby dopo un periodo non certo felice, che ha portato il presidente Maurizio Zamparini a decidere per l'esonero dell'amatissimo Rossi dopo il pesante ko interno contro l'Udinese. La squadra ha ricominciato tutto da capo con un nuovo tecnico, Serse Cosmi, un nuovo modulo e soprattutto nuove gerarchie: contro Lazio e Genoa sono arrivate altre due sconfitte, poi la rinascita rosanero è arrivata inaspettatamente contro la capolista Milan. Tra le novità portate da Cosmi ci sono la nuova collocazione tattica per Ilicic fra i tre del centrocampo e le quotazioni in salita per Acquah, che ha scavalcato Kurtic e Kasami ed è oggi la prima scelta tra le seconde linee: attenzione al ghanese per il derby, si tratta di un elemento forte fisicamente e tatticamente intelligente capace di dare equilibrio alla squadra. Si è visto anche nel finale del match contro il Milan. Periodo buio passato per il Palermo? Forse. Questo derby potrebbe far capire di più sull'attuale condizione della squadra, che ad oggi sembra aver ritrovato quella serenità venuta a mancare nell'ultima fase della gestione Rossi. L'incontro del "Massimino" e la doppia semifinale di Coppa Italia contro il Milan sono gli appuntamenti chiave della stagione del Palermo: tutti i calciatori e il tecnico si giocano la fiducia della società e del pubblico. Il fuoriclasse Pastore - tre reti all'andata per lui - viene da più di un mese al di sotto delle sue potenzialità, la difesa pian piano si sta riprendendo e tra i pali Sirigu offre prestazioni altalenanti: gli unici giocatori dal rendimento costante sono Balzaretti, Migliaccio e Nocerino, tutti gli altri passano dalle stelle alle stalle da una domenica all'altra. In attacco, escluso Pinilla, le cose non vanno meglio: Miccoli è addirittura diventato non più inamovibile, Hernandez invece sta vivendo un'annata deludente dopo un'estate scoppiettante e ricca di gol. Con soli 9 punti su 24 disponibili nelle ultime otto partite, il Palermo arriva al derby in condizioni difficili da decifrare: negli ultimi quindici giorni, comunque, il successo contro il Milan ha consentito all'ambiente di tirare un sospiro di sollievo dopo cinque sconfitte consecutive e quindici reti incassate da metà febbraio a metà marzo.
Rendimento in casa del Catania Catania 1946
Lo score della formazione etnea nelle gare disputate al “Massimino” è di otto vittorie (1 a 0 a Bari, Brescia, Sampdoria ed Udinese, 2 a 0 al Cesena, 2 a 1 al Parma ed al Genoa, 3 a 2 al Lecce), quattro pareggi (0 a 0 con la Fiorentina, 1 a 1 con Bologna, Chievo Vr e Napoli) e tre sconfitte (2 a 0 dal Milan, 2 a 1 dall’Inter, 3 a 1 dalla Juventus). Diciotto le reti realizzate, quattordici quelle incassate.
Rendimento in trasferta dell’Us Città di Palermo 1987
Nel corso di questo campionato la compagine rosanero, nelle 15 trasferte sinora affrontate, ha totalizzato quattro vittorie (2 a 1 a Fiorentina e Cesena, 3 a 1 alla Juventus, 4 a 2 al Lecce), due pareggi (0 a 0 col Chievo Verona, 1 a 1 col Bari) e nove sconfitte (1 a 0 da Napoli, Bologna e Genoa, 2 a 0 dalla Lazio, 2 a 1 dall’Udinese, 3 a 1 da Milan e Cagliari, 3 a 2 da Brescia ed Inter). Diciannove le reti siglate, venticinque quelle subite.
Precedenti in serie A
Il glorioso stadio etneo “Angelo Massimino” del quartiere Cibali ha “ospitato” per sei volte in serie A il derby di Sicilia per eccellenza. Un bilancio che vede il Catania prevalere sul Palermo: tre vittorie per gli etnei (3 a 1 nel 2007/08, 2 a 0 nel 2008/09), due pareggi entrambi per zero a zero nelle stagioni 61/62 e 62/63; una vittoria per il Palermo per due a uno nel nefasto 2 febbraio 2007. L’ultimo precedente tra rossazzurri e rosanero risale proprio allo scorso 3 aprile: secco 2 a 0 per gli etnei in virtù della doppietta siglata da Maxi Lopez. In termini generali, relativi alla serie A, i derby tra Catania e Palermo, disputati sia al “Massimino” che al “Barbera”sono tredici e registrano una sostanziale parità: quattro vittorie per parte e cinque pareggi, sedici reti per i rossazzurri contro le quattordici dei rosanero. Nel dettaglio, tra parentesi i derby disputati a Palermo:
Stagione 61/62 Catania-Palermo 0-0 (0-0)
Stagione 62/63 Catania-Palermo 0-0 (1-1)
Stagione 2006/07 Catania-Us Città di Palermo 1-2 (3-5)
Stagione 2007/08 Catania-Us Città di Palermo 3-1 (0-1)
Stagione 2008/09 Catania-Us Città di Palermo 2-0 (0-4)
Stagione 2009/2010 Catania-Us Città di Palermo 2-0 (1-1)
Stagione 2010/2011 Catania- Us Città di Palermo … (1-3)
Simeone preferisce Schelotto a Gomez
L’aria della primavera fa bene all’infermeria rossazzurra che, dopo diverso tempo, dimette gli ex lungodegenti Izco, Biagianti e Sciacca, anche se solo l’argentino è stato convocato dal tecnico Simeone. Cinque gli indisponibili: Capuano, Bellusci, Llama, Potenza e Martinho. Riguardo al modulo di gioco si va verso il 4-2-3-1 con: Andujar in porta; difesa a quattro con Alvarez, Silvestre, Spolli e Marchese (unico siciliano in campo); Lodi e Carboni in mediana; batteria di trequartisti composta da Schelotto (preferito a Gomez), Ricchiuti e Bergessio; in avanti l’unica punta sarà Maxi Lopez match-winner dell’ultimo derby disputato al “Massimino”.
Le nazionali restituiscono gioielli infortunati
Sicure novità nello schieramento rosanero, che non sarà uguale a quello visto contro il Milan. Niente da fare per Ilicic e Paolucci; recuperato in extremis Pinilla. Cosmi dovrebbe schierare Munoz, Goian e Bovo in difesa, con Migliaccio in mezzo al campo, probabilmente affiancato da Nocerino e Bacinovic, ma attenzione al giovane Acquah; Balzaretti e Cassani agiranno sulle corsie laterali. In avanti, per ricoprire il ruolo di unica vera punta davanti al 'flaco' Pastore, ballottaggio tra Pinilla-Miccoli con dubbio che verrà sciolto soltanto nelle ultime ore prima del fischio d'inizio. Hernandez, quindi, sembra destinato alla panchina.
Probabili formazioni
CATANIA (4-2-3-1): Andujar; Alvarez, Silvestre, Spolli, Marchese; Carboni, Lodi; Schelotto, Ricchiuti, Bergessio; Maxi Lopez. A disp.: 30 Campagnolo, 18 Augustyn, 23 Terlizzi, 8 Ledesma, 17 Gomez, 13 Izco, 15 Morimoto.
PALERMO (3-5-2): Sirigu; Muñoz, Goian, Bovo; Cassani, Migliaccio, Bacinovic, Nocerino, Balzaretti; Pastore, Pinilla (Miccoli). A disp.: 99 Benussi, 66 Andelkovic, 36 Darmian, 11 Liverani, 94 Acquah, 9 Hernandez, 10 Miccoli. All: Cosmi.
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno; Giachero - Comito; Celi.
INDISPONIBILI: Capuano, Bellusci, Potenza, Martinho e Llama; Ilicic e Paolucci
SQUALIFICATI: Llama (1); Carrozzieri (sino al 5 aprile)
DIFFIDATI: Andujar, Maxi Lopez, Silvestre e Gomez; Goian, Sirigu, Pastore, Migliaccio e Muñoz.
