Sit-in all'albero Falcone per Brindisi, manifestazioni di solidarietà ovunque
Un ordigno è esploso questa mattina davanti l'Istituto professionale "Morvillo-Falcone" di Brindisi: la deflagrazione ha provocato anche la morte di una giovane studentessa, altri sono feriti e alcuni in modo grave. Un tragico evento, inaccettabile.
Secondo gli inquirenti, l'obiettivo dell'attentato era proprio la scuola e le indagini prendono in seria considerazione la matrice mafiosa. Proprio oggi a Brindisi sarebbe dovuta arrivare la carovana della legalità e la scuola, vicina al Tribunale, è intitolata a Morvillo e Falcone. Nei giorni precedenti, inoltre, c'erano stati altri segnali come l'intimidazione al presidente di una associazione antitacket. "E' stato fatto per uccidere: a quell'ora le ragazze entravano, proprio a quell'ora", ha detto Angelo Rampino, il preside dell'Istituto che aveva vinto il primo premio della prima edizione del concorso sulla legalità.
"La pista a sfondo mafioso mi appare come la più attendibile. Lo dico per il luogo e la tempistica con cui è avvenuto: la scuola intitolata a Francesca Morvillo e la giornata di commemorazione delle stragi mafiose mi fanno pensare a questo". Lo ha detto Alfredo Morvillo, procuratore a Termini Imerese e fratello di Francesca, moglie di Falcone uccisa nella strage di Capaci. Questo pomeriggio a Palermo, proprio presso l'albero Falcone, manifestazione spontanea per dire no alla mafia ed esprimere solidarietà a tutti gli studenti coinvolti nell'attentato di Brindisi. L'iniziativa è stata promossa sul noto social network Facebook.
Fiaccolate in tutta Italia sono programmate tra oggi pomeriggio e stasera. Tante le iniziative che stanno nascendo spontaneamente: a Roma i cittadini si riuniranno alle 18:30 davanti al Pantheon, a Milano l'appuntamento è in piazza San Fedele alle 17 mentre a Brindisi, città colpita al cuore, la cittadinanza si ritroverà alle ore 18 in piazza Vittoria. Anche i protagonisti del Giro d'Italia hanno voluto esprimere il proprio cordoglio per la morte della studentessa di Mesagne: tutti i ciclisti poco prima del via della 14ma tappa, da Cherasco a Cervinia si sono tolti il caschetto di protezione, osservando quindi un minuto di silenzio.
