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Rifiuti a Palermo 31 maggio 2009

Palermo, scongiurato l'aumento della Tarsu: resa di Cammarata

Scongiurato definiivamene l'aumento della tarsu nel Comune di Palermo. L'ostruzionismo dell'opposizione, che ha presentato ben 1200 emendamenti al testo della delibera della giunta di Cammarata e che non ha accolto la richiesta della maggioranza di centrodestra di ritirare gli emendamenti, ha fatto sì che il presidente del consiglio comunale, Alberto Campagna, chiudesse i lavori, in seduta straordinaria, in accordo con i capigruppo.

A determinare la sconfitta della maggioranza anche il comportamento ostruzionistico dei consiglieri dell'Mpa e del PDL area Miccichè.

Non ci sarà dunque più tempo per approvare la modifica del regolamento della Tarsu, in quanto a mezzanotte scadono i termini per l'approvazione del bilancio di previsione.

Durante la seduta a Sala delle Lapidi si sono registrati momenti di tensione quando, tra alcuni consiglieri si è sfiorata la rissa dopo che la maggioranza ha proposto di far svolgere la seduta a porte aperte.

Davanti al palazzo, in piazza Pretoria, hanno manifestato circa 400 persone, tra operatori dell'Amia (azienda per i rifiuti), dipendenti di società collegate e raccoglitori di ferro e cartone.

L'OPPOSIZIONE CANTA VITTORIA
“Cammarata si vergogni, chieda scusa ai palermitani e un minuto dopo se ne vada”. Lo dice Tonino Russo vicesegretario regionale del Pd siciliano a seguito del dibattito al Consiglio Comunale di Palermo sull’aumento della Tarsu e sul caso Amia.
“In tutta questa vicenda – sottolinea Russo - il Sindaco
ha avuto un comportamento sconcertante, prima rifiutandosi di
costituirsi parte civile per salvare il suo amico Galioto e impedire alla magistratura di far luce sui disastrati conti dell’Amia, poi pensando di far pagare tutto questo ai palermitani. Il gran lavoro fatto dal Pd a Sala delle Lapide ha messo a nudo tutti i limiti di questa amministrazione. Se Cammarata vuol fare un favore alla città – conclude Russo - faccia le valigie e torni a casa non prima però di aver chiesto scusa alla cittadinanza”.

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