L'ansia da prestazione è anche donna

FIRENZE - Un'italiana su 5 soffre di ansia da prestazione. A rivelarlo è il sondaggio 'Le italiane e il sesso', presentato a Firenze al Congresso della Federazione di Sessuologia Scientifica (FISS) congiunto con la Società della Contraccezione (SIC).

L'ansia da prestazione non è dunque un problema solo maschile ma può presentarsi anche nel gentil sesso. A causarla la routine (65%), lo stress (51%) e il timore di deludere il partner (48%).

"Più a rischio sono quelle donne che soffrono di cicli mestruali abbondanti, che possono causare anemia, e di forti sbalzi ormonali. La pillola anticoncezionale può essere un valido aiuto, in particolare quella bio, Klaira, specifica per risolvere questi disturbi - spiega il prof. Salvatore Caruso, presidente della Fiss e co-presidente del Congresso - Inoltre non bisogna sottovalutare gli effetti dannosi di stili di vita sempre più maschili, che si riflettono anche sulla libido: in particolare l’abitudine al fumo, il consumo di alcolici e il superlavoro".

A frenare il desiderio per un'italiana su tre anche la paura di restare incinta. Questa la causa per cui il 72% rinuncerebbe ad un’avventura occasionale, o, in casi estremi, con le adeguate protezioni che evitano anche malattie sessualmente trasmissibili.

"La rapida crescita della pillola 'bio' è un segnale positivo - dice la prof.ssa Vincenzina Bruni, docente dell’Università di Firenze e presidente del comitato scientifico del Congresso -. E' trascorso un anno dalla sua introduzione nel nostro Paese e già registra un vero boom: le italiane coprono da sole il 30% del consumo europeo. L’ansia da prestazione si manifesta nella donna come un blocco della risposta sessuale, con un meccanismo più psicologico e introspettivo che fisico, tanto che riesce comunque a portare a termine il rapporto, ma vivendo un senso di disagio"

"Per risolvere il problema, a prescindere dall’intervento medico, è fondamentale il dialogo con il partner, per condividere le difficoltà e migliorare l’intimità - spiega Caruso - Una strategia efficace è anche una dieta sana, riposare un numero adeguato di ore (otto per notte, perchè l’ansia basale aumenta quando c’è carenza di sonno) e praticare ogni giorno un po' di movimento fisico, che facilita l’eccitazione".

PER UNA BUONA INTESA Il sondaggio parla anche dei fattori positivi, quelli cioè che favoriscono una buona intesa. Fra questi la confidenza (86%), l’ironia, la complicità (72%) e la giusta atmosfera (65%).

Eppure, sempre secondo il sondaggio, il 15% delle italiane attualmente non ha una vita sessualmente attiva e l’11% non ha avuto nessun partner nell’ultimo anno.

Scarsa l’attenzione alla propria salute riproduttiva cui dedica moltissime cure solo il 10%. Una su 2 (48%) la ritiene abbastanza importante mentre il 15% ci pensa decisamente poco.

"Resiste anche la diffidenza nei confronti degli anticoncezionali, in particolare quelli ormonali - commenta il prof. Gianfranco Scarselli dell’ospedale di Careggi-. I benefici sulla salute sono invece ampi e superano largamente i possibili rischi, ad esempio come terapia per problemi diffusi come i cicli abbondanti o la dismenorrea ma anche malattie come il dolore pelvico cronico, la policistosi ovarica e l’endometriosi, che colpisce 3 milioni di donne nel nostro Paese"

Il sondaggio è stato condotto a Roma, Milano e Napoli su 600 donne tra i 18 e i 50 anni, di cui il 26% single.

blog comments powered by Disqus
Inizio pagina
Home  >  Salute