Elettrosmog, a Misterbianco continua la lotta all'inquinamento
Continua a Misterbianco la lotta contro l'inquinamento ambientale, argomento su cui si dibatte da tempo e che fa emergere sempre più forte la voce quasi univoca dei cittadini, i quali hanno visto precipitare gli equilibri ambientali del loro paese nel giro di qualche anno.
All'inefficienza della discarica infatti, si era già aggiunto il problema dell'immondizia, che con il nuovo regolamento comunale, aveva previsto l'eliminazione dei classici cassonetti, a favore di una raccolta differenziata e maggiormente organizzata, almeno nelle intenzioni.
Il risultato si è invece tradotto nella comparsa di randagismo, oltre che nel sorgere di cattivi odori nelle ore notturne (orario in cui i rifiuti sono deposti sui marciapiedi).
In questo caso le lamentele della gente si sono poi attenuate successivamente, grazie ad un'ottimizzazione di questo sistema, seppur dopo un lungo periodo di disagi.
Negli ultimi mesi però, allarmismo e preoccupazione per le questioni ambientali, sono tornati d'attualità in paese a causa del sorgere di un problema non nuovo ma sempre più concreto: l'elettrosmog.
Il progressivo aumento delle antenne radiotrasmittenti ha infatti di recente messo in allarme i cittadini, che in alcuni casi sono scesi in prima persona a bloccare i lavori che prevedevano l'installazione di nuove antenne trasmittenti sul territorio misterbianchese. Inutili allarmismi o reale pericolo per la salute?
Che questo tipo di antenne trasmittenti abbia una potenza tale da essere in grado di diventare un concreto pericolo per la salute è fuor di dubbio. E' poi ovvio che, all'aumentare degli impianti installati in uno stesso territorio, aumenti il suo tasso di inquinamento, e quindi l'effettivo rischio che le radiazioni generate possano provocare danni (ahimè irreparabili) alle persone.
E se è vero che non vi sono ancora dei risultati scientifici in grado di mostrare con chiarezza pratica la relazione tra le malattie gravi e l'inquinamento da elettrosmog, risulta inammissibile l'opinione di chi ancora oggi, da un punto di vista tecnico, paragona potenza e danno radioattivo di un'antenna trasmittente, con quella di un semplice telefonino o di un forno a microonde.
Per cercare di dare una risposta sul reale impatto che questi impianti hanno sull'ambiente, Misterbianco si sta già mobilitando.
Oltre al convegno di sabato 10 Ottobre sul “Monitoraggio della patologia tumorale e cronica invalidante eventualmente correlabile con fattori di rischio ambientale” infatti, l'ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente), è stata contattata dall'amministrazione comunale per misurare la quantità effettiva di inquinamento elettromagnetico sul territorio misterbianchese, nella speranza che si possa finalmente sciogliere questo ormai lungo dibattito che mette di fronte cittadini e amministrazione.
