Pc portatili, ecco le posture da evitare

Per lavoro, per studio, in ufficio o a casa. Oppure, moda dell’ultimo decennio, per allargare il proprio giro di conoscenze ed incrociare la propria anima gemella. L’utilizzo del computer portatile, complice l’universalità di internet, è oggi quanto di più canonico si possa trovare nella quotidianità di molte persone. Se ne usufruisce trasversalmente, dagli adolescenti a chi lambisce la soglia della terza età.

Ma se non si usa la comoda postazione dell’ufficio o della propria scrivania di casa, allora è meglio sapere quali posture evitare per non incorrere in fastidiosi acciacchi fisici. L’arcinoto problema agli occhi è infatti solo uno dei tanti dazi che i “pc-dipendenti” rischiano di pagare, per soddisfare esigenze o capricci che portano ad ore ed ore con dinanzi un monitor.
Invitante specie nelle ore notturne, l’utilizzo del portatile a letto può nascondere più di un’insidia.

LA MIGLIORE POSTURA
La miglior postura da assumere è quella con la testa leggermente rialzata da un cuscino e la tastiera poggiata sulle gambe a ginocchia rialzate.

In questo modo si rispettano tutte le basilari “norme” per una corretta postura, quando si è lontani dalla morbida poltrona dell’ufficio : gomiti ad angolo retto, schermo ad altezza occhi in modo da non avvicinare mento e collo, curvature fisiologiche della schiena perfettamente assecondate.

POSTURE DA EVITARE
Controindicata la medesima posizione con la tastiera sul ventre: polsi e gomiti non stanno allineati e si rischiano infiammazioni ai tendini e sindrome del tunnel carpale. Così si spiegano quei fastidiosi formicolii notturni che addormentano parte degli arti superiori e fanno perdere sensibilità.

Chattare seduti sul letto, col pc dinanzi e le gambe incrociate fa male soprattutto alla zona lombo-sacrale. Questa viene sovraccaricata, si irrigidisce e di conseguenza la spina dorsale perde di elasticità.

IN PIEDI? SI' MA PER POCHI MINUTI
Non avete un piano – lavoro e siete costretti a consultare il
note-book in piedi? Fatelo per pochi minuti: vertebre, articolazioni di polso e spalle potrebbero risentirne, sovraccaricate dal peso di tutto il corpo.

CONSEGUENZE
La più sofferta conseguenza delle cattive posture è però l’infiammazione della cervicale.

Questa viene compromessa quando il pc sta troppo in basso e si è obbligati ad avvicinare mento e sterno: facile preludio a giramenti di testa e dolori al collo. Da scongiurare allora lo stare in piedi col portatile su un banchetto, anche se rialzato. Stessa cosa se, da seduti, si tiene il pc sulle ginocchia. A conferma che la cervicale sia la “croce” più diffusa, parlano le stime: 7 persone su 10 ogni giorno ne soffrono, seppur con intensità differenti.

Non fatevi dunque ingannare dalla comodità di una “chattata” condotta sul letto di casa, o dalla praticità di una ricerca sul web col pc sulle gambe. Dentro la confezione dei nostri nuovi computer portatili potrete un giorno trovare un vero e proprio manuale d’uso, più pratico che tecnico, indispensabile per non dover convivere con acciacchi di cui si farebbe volentieri a meno.

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