Sanità, eccellenza pediatrica in Sicilia con il Bambino Gesù
La Regione siciliana e l'Ospedale pediatrico "Bambino Gesu'" di Roma istituiranno il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo, con l'obiettivo di sviluppare l'attivita' di alta specializzazione cardiologica sia per la popolazione pediatrica siciliana che per quella di altre Regioni del Sud e dei paesi del bacino del Mediterraneo.
Il nuovo Centro cardiologico avra' requisiti strutturali e organizzativi di eccellenza e diventera' l'unico centro di III livello in Sicilia. La sede definitiva del Centro cardiologico sara' l'azienda ospedaliera "Villa Sofia - Cervello" di Palermo che sta completando alcuni interventi di adeguamento strutturale in attesa che venga ultimato il Cemi (Centro di eccellenza materno infantile) che sorgera' entro due anni e mezzo nell'area di fondo Malatacca e la cui prima pietra e' stata gia' posata il mese scorso. Nel frattempo, la sede provvisoria sara' il presidio ospedaliero San Vincenzo di Taormina, che fa capo all'Asp di Messina, dove l'attivita' del centro prendera' il via entro l'autunno.
Viene cosi' ridisegnata la mappa della cardiologia pediatrica siciliana che attualmente dispone di alcuni centri (Palermo, Catania, Messina, Taormina) inseriti all'interno di ospedali generali e che non sono stati finora in grado di rispondere in modo adeguato alla domanda di salute dal momento che, come dimostrano le statistiche, un numero significativo di pazienti si rivolge alle strutture sanitarie del centro nord.
L'unita' di cardiologia pediatrica dell'ospedale Civico di Palermo continuera' ad assicurare l'assistenza di primo e secondo livello e sara' collegata in rete con il centro di Taormina.
Il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo sara' gestito, secondo il proprio modello ordinario, dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' che nominera' il direttore del dipartimento e i responsabili delle strutture semplici e complesse afferenti al Centro e procedera' all'individuazione di un direttore sanitario e di un responsabile amministrativo. Per l'attuazione del progetto, il Centro si avvarra' di personale medico e non medico del "Bambino Gesu'" ma e' prevista l'utilizzazione di personale dipendente del sistema sanitario regionale su base volontaria e previa valutazione e accettazione del direttore del dipartimento: in quel caso il personale utilizzato operera' in regime di distacco, mantenendo lo status giuridico e il trattamento economico e normativo dell'Ente di appartenenza.
Per la realizzazione del progetto e' previsto un costo di gestione di 7 milioni e 800 mila euro per i primi due anni e di 8 milioni e 300 mila euro per gli anni successivi. La Regione siciliana, valutando in circa 3 milioni di euro il costo del personale dipendente del sistema sanitario regionale, corrispondera' all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' un finanziamento di 4 milioni e 800 mila euro per i primi due anni e di 5 milioni e 300 mila euro per i successivi tre anni. Il finanziamento include anche gli oneri riferiti ai pazienti residenti in Sicilia che saranno assistiti nella sede di Roma dell'Istituto. In tal modo la Regione siciliana potra' ridurre sensibilmente i costi annuali della mobilita' passiva.
La convenzione avra' una durata di dieci anni ma al termine del quinto anno sara' effettuata una valutazione e una eventuale revisione del quadro progettuale, operativo e finanziario.
"L'eccellente politica sanitaria portata avanti da questo Governo - ha detto il presidente della Regione, Raffaele Lombardo - non poteva che generare eccellenti collaborazioni come questa con il Bambino Gesu' che e' un istituto conosciuto in tutto il mondo.
Tutto cio' e' la conferma di come la svolta sanitaria siciliana sia vista con simpatia e attenzione in tutta Italia. La riorganizzazione della sanita', che poggia sulle solide basi di una moderna organizzazione, del rispetto delle regole, della legalita' e della trasparenza, sta andando avanti speditamente: stiamo gia' raccogliendo ottimi frutti e con la nascita del nuovo Centro Cardiologico potremo mettere a disposizione della Sicilia un'altra struttura di eccellenza".
"Questo e' un progetto estremamente ambizioso che ha l'obiettivo di rendere la Sicilia autonoma sul fronte delle alte specialita' pediatriche a cominciare dalla cardiologia e cardiochirurgia - ha sottolineato il presidente dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu', Giuseppe Profiti - e che testimonia la svolta che i siciliani a tutti i livelli istituzionali sono riusciti a dare nel settore della sanita'. Ci piace intenderlo come un modello virtuoso e concreto di federalismo, in cui la collaborazione tra un centro di rilievo internazionale come il Bambino Gesu' e le istituzioni locali permette di attivare un programma strutturato in grado di dare una risposta immediata ai bambini ed alle loro famiglie e di avviare un percorso di qualificazione e crescita permanente della capacita' di risposta di una realta' come la Sicilia a cui certo non difetta il capitale umano a disposizione".
"Il nuovo Centro dara' ulteriore prestigio alla sanita' siciliana - ha confermato l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo -. L'attenzione che ci e' stata riservata da un istituto di tale rilevanza internazionale come il "Bambino Gesu'" e' l'ulteriore dimostrazione di come la Sicilia abbia raggiunto livelli significativi di credibilita' e sia in grado di sviluppare una progettualita' d'eccellenza. Questa collaborazione produrra' un duplice risultato: il primo e' quello di arginare la mobilita' passiva che non e' solo un costo economico ma anche sociale e sono certo che la capacita' di attrazione del nuovo centro di eccellenza pediatrica ci consentira' di invertire il trend e di realizzare mobilita' attiva; il secondo risultato sara' quello di realizzare un importante percorso formativo per le figure professionali del nostro sistema sanitario che collaboreranno a questo progetto".
"Con la nascita del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo e la condivisione delle competenze maturate dal Bambino Gesu' - afferma Giacomo Pongiglione, direttore del dipartimento di medicina cardiologica e cardiochirurgia pediatrica del "Bambino Gesu'" - la maggiore isola italiana ha tutte le carte in regola, per bacino di utenza, esperienza dei medici e tecnologie, per essere un polo di attrazione per la cura di una tipologia di pazienti estremamente delicati e per offrire prestazioni di elevata complessita', lasciandosi alle spalle la condizione di regione "sussidiaria".
