Screening mammografico, nuove attivazioni a Librino, Giarre e Biancavilla
CATANIA - «E’ partito in questi giorni lo screening mammografico per la prevenzione al carcinoma mammario – già attivo da dodici anni sul territorio di Catania centro - che per la prima volta coinvolge le donne residenti nella municipalità di Librino, nel comune di Biancavilla e in quello di Giarre». Lo ha comunicato questa mattina il direttore generale dell’Asp Giuseppe Calaciura, alla presenza del direttore sanitario Domenico Barbagallo, del responsabile Centro gestionale Screening Renato Scillieri, del referente dello Screening mammografico Vincenzo Ricceri, del responsabile del Servizio Tutela materno infantile Antonino Capizzi e dei rappresentanti sindacali dei medici di medicina generale.
Le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, che fanno parte della popolazione-target, proprio questa settimana riceveranno i 2000 inviti che l’Azienda sanitaria etnea ha inviato il mese scorso e che contengono l’indirizzo, il giorno e l’orario in cui le utenti dovranno presentarsi per sottoporsi al percorso diagnostico di prevenzione.
Secondo l’ultimo rapporto “Passi”, presentato recentemente a Palermo, alla presenza dell’assessore regionale alla Salute Massimo Russo, “soltanto il 51% delle donne tra 50 e 69 anni ha effettuato una mammografia negli ultimi due anni”: «La possibilità d’identificare e trattare con elevata possibilità di guarigione la malattia, diventa dunque fondamentale – spiega il direttore sanitario dell’Asp Catania Domenico Barbagallo – ai fini di una diagnosi precoce, che permette inoltre un trattamento chirurgico conservativo, evitando così la mastectomia con i suoi aspetti negativi in termini di complicanze cliniche, psicorelazionali e di immagine corporea».
L’avvio di una massiccia campagna di prevenzione – che nei prossimi mesi verrà estesa agli altri Distretti della nostra provincia - è stata possibile grazie anche all’assunzione di tre nuovi tecnici di radiologia a contratto annuale, con l’obiettivo di adeguare la dotazione organica delle diverse strutture di radiologia. La popolazione obiettivo per la campagna di prevenzione dello screening mammografico è di 120mila donne per l’intera provincia etnea nell’arco di due anni: le liste anagrafiche saranno rilevate dall’Anagrafe assistiti dell’Asp (allineata con l’Anagrafe assistiti regionale) che viene periodicamente incrociata con i dati dei Comuni della Provincia di Catania, oltre che con le banche dati di “Sogei”.
Lo screening si rivolge a donne sane e prive di sintomi: effettuando la mammografia ogni due anni, le donne possono ridurre del 35% il rischio di morire per cancro della mammella. «Il carcinoma mammario rappresenta una delle principali cause di morte per la popolazione femminile – sottolinea il direttore generale Giuseppe Calaciura - secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) il rischio di tumore mammario nel nostro Paese aumenta rapidamente con l'età, raggiungendo un tasso annuo superiore ai 150 casi per 100 mila donne in epoca menopausale, per poi continuare a crescere, più lentamente, fino a tarda età. E’ necessario diffondere la cultura della prevenzione, soprattutto in quelle aree dove soltanto una bassa percentuale di donne risponde all’invito inviato dai nostri operatori».
I test dei risultati effettuati potranno essere spediti alle utenti (previa acquisizione di consenso al momento dell’esame da parte dell’utente): nel caso di dubbio o positività le donne saranno ricontattate dalla struttura centrale di riferimento e saranno invitate a ripresentarsi nella stessa sede del primo esame (nel caso di dubbio dovuto ad un problema tecnico-radiologico) o presso la sede centrale per esami di approfondimento di 1° livello (via D’Annunzio a Catania).
Le Organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale saranno convocati nei prossimi giorni al fine di potere definire protocolli d’intesa per incrementare l’adesione alle campagne di screening: «La medicina generale presenta nel suo Dna la prevenzione – ha spiegato Domenico Grimaldi (Fimg) – inoltre, l’organizzazione del lavoro e le modalità di intervento rappresentano caratteristiche uniche del sistema sanitario pubblico ai fini della prevenzione delle malattie».
A breve verrà attivato un front office telefonico unico (utilizzando personale interno all’Asp) per fornire informazioni agli utenti e il necessario supporto a coloro che volessero spostare gli appuntamenti comunicati a ciascuno con lettera di invito.
Ogni round della campagna di screening durerà due anni e coinvolgerà le seguenti aree della Provincia:
1. l’area del distretto di Acireale (15.600 residenti)
2. l’area del distretto di Giarre (10.200 residenti);
3. l’area del distretto di Paternò (8300 residenti);
4. l’area del distretto di Bronte (4200 residenti);
5. l’area del distretto di Adrano (7100 residenti);
6. l’area dei distretti di Catania 1, Catania 2 e Catania 3 (46700 residenti);
7. l’area de l distretto di Gravina (21.000 residenti)
8. l’area dei distretti di Caltagirone e Palagonia (16.500 residenti).
Gli ambulatori che effettueranno mammografie e la popolazione servita, saranno:
• U.O. mammografia di via D’Annunzio, 60 (Donne della Città di Catania)
• Ambulatorio di mammografia di Librino – Statale S. Giorgio 105 (Donne del quartiere di Librino)
• Ambulatorio di mammografia del Distretto di Giarre – Corso Sicilia 121 (Donne del Distretto di Giarre)
• U.O. Diagnostica per immagini del P.O. di Biancavilla – Via Marconi 1 (Donne del Distretto di Adrano)
