
Sesso, la tv fa da maestra
Il piccolo schermo per oltre 300mila adolescenti italiani rappresenta la fonte di informazione più completa e competente per ciò che rigurda la sessualità.
Il 10% dei nostri adolescenti, secondo una recente indagine internazionale, ritiene infatti che, la tv sia il mezzo migliore per acquisire nozioni legate alla vita sessuale, ed è, incredibilmente, la stessa percentuale di chi si rivolge a fratelli, sorelle o insegnanti.
"Un primato tutto italiano - si legge sulle pagine del Corriere - che genera una responsabilità educativa su conduttori e volti noti spesso impreparati ad affrontare questi temi con competenza".
“In mancanza di punti di riferimento - dice Giorgio Vittori, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia - gli adolescenti si rivolgono alla tv, alla radio, a internet: è indispensabile allora formare i personaggi che riescono a influenzare i giovani con comportamenti e messaggi”.
Per quel che concerne la contraccezione "Siamo il fanalino di coda del continente - afferma Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia del San Raffaele Resnati di Milano- oggi il grado di conoscenza sui metodi disponibili è in Italia il più basso in Europa, a pari merito con la Turchia.
Ben il 27% degli under 19 dichiara di non utilizzare attualmente alcun anticoncezionale, percentuale che sale al 35% fra le ragazze".
"Inoltre- aggiunge la dottoressa Graziottin- solo il 18% delle femmine e il 29% dei maschi si sente a proprio agio nel parlare di contraccezione con il/la partner, e rispettivamente il 61% e il 39% rimpiange di aver avuto il rapporto troppo presto o in condizioni negative".
Per invertire questa tendenza è necessario "un confronto aperto - evidenzia il direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia del San Raffaele Resnati di Milano - progetti condivisi e, se serve, veri e propri corsi in cui i medici insegnino a presentatori e deejay come trasmettere contenuti chiave per vivere una sessualità responsabile e serena- e conclude Alessandra Graziottin- talvolta rappresenta ancora un tabù, così come altri aspetti chiave della salute femminile di cui non si parla abbastanza, dalla depressione post partum alla parola mestruazioni, impronunciabile in tv».
Questa la proposta lanciata oggi dalla Sigo durante il Convegno nazionale «Adolescenti, sessualità e media'promosso a Roma.
In Italia il primo rapporto, secondo i dati Sigo, avviene senza precauzioni per il 37% delle ragazze. Immagini e dialoghi troppo espliciti e reiterati nel tempo possono anticipare l'età del primo rapporto, questo è quello che si legge sulla prestigiosa rivista Pediatrics, organo ufficiale dell'Accademia americana dei Pediatri.
«La continua visione di corpi seminudi e di atteggiamenti ammiccanti è dannosa per la crescita degli adolescenti- spiega la professoressa Chiara Micheletti, psicologa e psicoterapeuta della Bocconi di Milano, relatore al Convegno- Può rendere precoci e aumentare la probabilità che non utilizzino autoprotezione contraccettiva e nei confronti delle malattie sessualmente trasmissibili. Cresce inoltre- avverte- il rischio di rapporti sotto l'effetto di alcool o droghe».
