
Calcio, Catania-Genoa (2-1): pagelle
ANDUJAR 7 Finalmente decisivo…in positivo, salvando letteralmente la partita. Dopo l’ennesima respinta non perfetta in occasione del vantaggio ospite (ma ad arrivare al tap in è sempre un avversario chissà perché..) si riscatta alla grandissima. Prima un miracolo con la manona su Rossi ad evitare che la partita si chiudesse già a metà primo tempo. Poi il rigore dove ipnotizza Veloso e di fatto decreta i tre punti per i rossazzurri.
POTENZA 5 Non sembra ancora essere pronto, almeno atleticamente. Lento, poco reattivo e capace di perdere quasi tutti i duelli. Forse un acciacco ha pregiudicato i 45’ in cui è rimasto in campo, se è vero che Schelotto si riscaldava dopo appena 10 minuti.
SILVESTRE 6 Con l’assenza di Spolli sostituito dallo smarrito Augustyn ha sulle spalle tutto il peso della retroguardia. Soffre non poco quando la nave rischia di affondare nel primo tempo e sotto di un gol. Poi si riprende alla grande, vince tutti i duelli e spazza l’area più volte durante l’assedio nemmeno troppo convinto e pericoloso degli avversari.
AUGUSTYN 4,5 Poco da dire, semplicemente appare inadeguato per la categoria. Non dà per un solo momento sensazione di sicurezza. La frittata su Paloschi con conseguente espulsione e rigore per il Genoa ha rischiato di vanificare tutto….
ALVAREZ 6 La media tra la prestazione quasi imbarazzante della prima frazione, e quella arrembante e densa di grinta della seconda. In pratica due volti, come tutta la squadra. Prima lento, impacciato e quasi sempre anticipato, poi chiude i varchi e di fatto non perde più nemmeno un duello nella sua zona di competenza. Deve ritrovare prima di tutto la condizione atletica…
CARBONI 6 Randella dignitosamente da medianaccio qual è. Buona presenza sia in fase difensiva che nell’appoggio alle manovre d’offesa. Con la perdurante assenza di Biagianti la sua presenza ed il suo lavoro tattico sono ancora più preziosi per dare quantità ad un reparto spesso in sofferenza.
LEDESMA 5 Ancora un fantasma o poco più. Rallenta tutte le manovre possibili ed immaginabili, rendendosi poco funzionale ad un reparto quasi di burro e ad una manovra già di per sé lenta e farraginosa. Entra Ricchiuti al suo posto e cambia tutto…
LODI 6 Non si salva nemmeno lui nel pessimo primo tempo, anche se insieme a Gomez è l’unico a provare a concludere a rete. Poche geometrie dettate, ma senza il movimento dei compagni è durissima. Nella ripresa si rigenera, detta meglio i tempi, provoca l’espulsione di Criscito e stampa sul palo un magnifico sinistro che avrebbe significato 3-1.
GOMEZ 6 Come al solito per lunghi tratti l’unica fonte di gioco e pericolosità di marca rossazzurra. Nel primo tempo stenta dimostrando di nuovo di non trovarsi sull’out di sinistra. Meglio a destra o dietro le punte, cosa che fa con pericolosità usufruendo anche dell’ingresso di Ricchiuti, che gli aumenta gli spazi liberi e gli porta via qualche uomo.
BERGESSIO 6,5 Lo spirito da guerriero comunque intravisto e Napoli lo ha palesato oggi. Match winner con un gol di rabbia e caparbietà, le stesse doti che ha messo pressappoco su tutte le palle giocate. Da perfezionare l’intesa ed i movimenti con Lopez. Ingarbugliato pure lui nella matassa del primo tempo, poi segna, corre e si sacrifica finendo stremato.
MAXI LOPEZ 6 Fondamentale la sua zampata del pareggio per dare il via alla rimonta poi completata da Bergessio. Per il resto prestazione poco esaltante, dove è sempre o quasi anticipato e non trova praticamente nessuna giocata. Ad ogni modo, è molto difficile che questa squadra riesca a fare a meno del suo essere punto di riferimento in avanti…
*SCHELOTTO 6,5 Con lui al posto di Potenza si spinge mille volte di più. Mossa della disperazione quanto azzeccata. Pendolino su tutta la fascia, dalla difesa all’attacco…
*RICCHIUTI 7 Cambia il volto del centrocampo e di tutta la partita. Corsa, rapidità, dinamicità e fantasia. Poi tanto sacrificio a coprire per difendere un risultato preziosissimo. Decisivo insieme ad Andujar per la vittoria finale.
*MARCHESE 6 Interventi puliti e senza fronzoli nel finale in dieci uomini, giocato peraltro da centrale difensivo causa il rosso ad Augustyn…
All. SIMEONE 6+ A questo punto bisogna pensare che giocare 45 minuti sia una scelta voluta. Il modo più intelligente per gestire il serbatoio di una condizione atletica che sta crescendo ma che al momento non permette ancora una intensità di corsa medio alta per tutti i 90 minuti. E’ anche vero che alcune scelte iniziali continuano a non premiare. Vedi l’insistere sul poco incisivo Ledesma. Su Potenza è plausibile che il Cholo, con una difesa già a dir poco in emergenza, abbia preferito l’ex Fiorentina perchè di certo più difensore rispetto all’oriundo Schelotto. Poi anche su questa opzione i fatti lo hanno smentito. Oggi è andata meglio della rimonta sul Lecce di 15 giorni fa, dove furono più le singole prodezze a determinare la vittoria E’ evidente ad ogni modo che le maggiori sofferenze sono nel reparto centrale del campo. Come logica conseguenza il Catania stenta a proporre gioco e trame offensive che non siano legate ad accelerazioni individuali. Apprezzabilissimo il gran carattere della ripresa, così come gli sprazzi di bel gioco che con Ricchiuti, e molta più qualità ed intensità in campo, i rossazzurri hanno dimostrato di saper mettere sul campo. Caro Cholo, Adrian deve giocare perché quando a Gomez vengono lette le carte, è l’unico a poter cambiar passo e dettare passaggi dalla mediana in su, creando gioco e mettendo intensità e ritmo. Ancora meglio della rimonta sul Lecce di 15 giorni fa, dove furono più le singole prodezze a determinare la vittoria.
Arbitro GIANNOCCARO 5,5 Prova ad arbitrare in maniera autoritaria ed al contempo lasciando correre. Solo che il gol di Floro Flores dalla tribuna è parso ampiamente in fuorigioco, così come alcuni cartellini stonano sulla restante conduzione di gara. Eccessivo il rosso a Criscito, giusto quello ad Augustyn.
