
Calcio, Catania-Milan (0-2): pagelle
ANDUJAR 5,5 Fa qualche buon intervento, comunque non impossibile. Ma sul gol di Robinho sembra peccare ancora una volta in reattività, rialzandosi troppo lentamente dopo la smanacciata non perfetta sulla punizione di Ibra. E’ anche vero che nessun compagno cerca di aiutarlo, ma si trova Robinho ed almeno un altro avversario pronto e solitario al tap in vincente.
AUGUSTYN 5,5 La morìa clamorosa di tutti i terzini destri in rosa (Alvarez, Potenza e pure l’adattato Bellusci), lo dirotta in campo nonostante sia la quarta scelta. Considerando che gioca in una posizione che non gli appartiene per nulla, che non ha il passo né il fisico da fluidificante, e deve palleggiarsi a turno avversari del calibro di Cassano e Robinho, tutto sommato se la cavicchia. Rischia di sbandare su un semi liscione chiudendo una diagonale nella ripresa, difetta in più di un lancio non impossibile e non spinge mai. Ma era più che prevedibile, ed anche difficile chiedergli chissà quanto di più…
SILVESTRE 6 La marcatura a uomo di Ibra, che si alterna con Spolli, funziona più che bene fino alla dormita dello 0-2 rossonero, che però coinvolge per ultimo il collega. Mati a livello di prestazione individuale non demerita ed insieme a tutto il pacchetto per quasi l’intero match gestisce con ordine e senza mai soffrire gli attacchi di un tridente avversario che doveva fare sfracelli…
SPOLLI 6 Fa un primo tempo ottimo, anticipando spesso Ibra e lottando di fisico con energie da corazziere. Arcigno e duro tanto da vincere tutti i duelli di testa, si adatta nella ripresa come terzo di destra nella difesa a 3. Si gioca il mezzo punto in più, che avrebbe ampiamente meritato, quando si fa sorprendere di netto dal taglio del centravanti svedese in occasione del gol che chiude la gara.
CAPUANO 5,5 Il sinistro sporcato in angolo che sugella una delle poche azioni rossazzurre concluse con un tiro verso Abbiati, dopo pochi minuti di gara, lasciava presagire ben altro. Poi, anche per la disposizione monca rossazzurra che non prevedeva nessun giocatore sull’out di sinistra davanti a lui, gli manca il supporto e non fa più nemmeno una discesa. Eppure dinanzi aveva Bonera, modesto marcatore prestato alla fascia. Ci mette volontà, passa pure terzo di sinistra nella difesa a tre della ripresa, ma nonostante tutto risulta sostanzialmente poco produttivo. Ancora dalla sua zona il cross da cui scaturisce il raddoppio milanista…
CARBONI 6+ Svolge tatticamente il suo compito e tocca diversi palloni anche nell’impostazione del gioco (e non dovrebbe accadere). Ben figura nel solito ruolo di schermo davanti la difesa. Non è un caso che la sua sostituzione a fine primo tempo abbia significato una sostanziale perdita di fosforo ed energia nel già traballante centrocampo rossazzurro…
SCIACCA 5,5 Si fa rispettare al cospetto di colossi di ben altra caratura ed esperienza. Posizione di centro sinistra un po’ ambigua ma utile tatticamente nel primo tempo. Con Carboni fuori, nella ripresa fa il metodista nel cuore della mediana, ma col passare dei minuti perde lucidità, freschezza e rapidità di giocata. Nel primo tempo ha il cruccio di non aver mai provato un inserimento senza palla, né dato corsa ad una giocata nonostante dalle parti sue e di Capuano ci fossero parecchi metri di campo libero e si poteva attaccare l’anello debole Bonera. Troppo timido, non si prende mai la licenza di una giocata o un inserimento. Esce malconcio.
LEDESMA 5+ Conferma il momento poco positivo. Inanella l’ennesima partita anonima, dove non di capisce quale sia la sua funzione produttiva nella ragnatela della mediana rossazzurra. Rallenta ritmi e giocate, non verticalizza in maniera decisiva, non pressa sui portatori ed azzecca forse un lancio in tutta la partita. Quantomeno raddoppia in soccorso ad Augustyn Una volta si inserisce bene senza palla (l’unico a farlo, anche se solo una volta, in tutta la partita) ad inizio gara, ma con lo specchio della porta ben visibile dilapida tutto con un destro che finisce larghissimo…
MASCARA 4,5 Il capitano non c’è, punto e basta. Finto trequartista in una posizione anomala, allargato su una fascia e sull’altra solo nel finale, il risultato è comunque e dovunque negativo. Non produce, non riesce ad inventare e a dialogare in maniera ficcante con Maxi e nemmeno con Gomez che si accentra sempre predicando o quasi nel deserto. Urge, in un modo o nell’altro, fare chiarezza sul suo futuro.
GOMEZ 6 Nella sterilità generale è ancora una volta l’unico o quasi a dannarsi l’anima, procurando quantomeno qualche fastidio alla retroguardia avversaria. Come sempre, nei primi 25-30 minuti fa ammattire il dirimpettaio (a turno oggi Antonini e Merkel). Ottimo a difendere palla, proteggendola e tentando di contrattaccare nonostante diversi chili e centimetri in meno. Solo che dopo un po’ anche le sue giocate diventano prevedibili ed il convergere verso il centro per provare ad assistere Maxi viene letto e neutralizzato. Non è un caso che quasi sempre nel secondo tempo sparisca progressivamente dalla scena, non saltando quasi mai più l’uomo.
MAXI LOPEZ 5,5 C’è poco da dire. Un uomo solo. Identico problema di stagione. Si dimena, corre, pressa e lotta come un ossesso. Ma con almeno due uomini costantemente a mordergli le caviglie, molto difficilmente potrà raccogliere frutti migliori di quelli visti fino ad oggi….Perchè poi la logica conseguenza è che, anche quando trova lo spiraglio non coglie quasi mai l’attimo (al contrario di un anno fa), perde il tempo e non incide perché poco lucido…
*PESCE 5,5 In campo all’intervallo per Carboni, si piazza in quello che è ormai il suo nuovo ruolo cioè l’interno di sinistra. Prova qualche incursione e qualche cross ma con poca precisione. Fallisce un gol facile facile nel recupero…
*RICCHIUTI 5 E’ vero che di solito non dura più di 55-60 minuti. Ma è pur vero che a partita in corso stenta sempre ad incidere. Oggi ci ha provato ma senza mai trovare la giocata. Manda alto il sinistro del possibile pareggio…
*MORIMOTO 6 Nel finale quando tutto è compromesso, ha il merito di fare l’unico tiro nello specchio di tutta la partita di marca rossazzurra…
All.SIMEONE 5,5 Imposta la gara nella maniera giusta, ma l’impressione è che i suoi l’abbiano condotta più con ardore e grinta più che con dettami di gioco ben precisi. Sia ben chiaro che il Milan non ha fatto nulla per meritare i tre punti. Ma questa è una storia che comincia a pesare, oltre che a non accontentare nessuno. Sfortuna nell’aver subito lo 0-1 poco dopo l’espulsione di Van Bommel. A quel punto Allegri ha rimpolpato la difesa aumentando densità dietro, e la superiorità numerica è andata a farsi benedire. Quella poi è possibile sfruttarla a patto che si abbiano giocatori capaci di giocare la palla e di inserirsi negli spazi sfiancando gli avversari che devono correre il doppio. Ma sembra che con il materiale per ora a disposizione, tra indubbie lacune nella rosa ed infortunati, sia difficile poter fare molto di più. Così anche i cambi, e lo dico per esperienze pregresse (Martinho o Morimoto in campo prima), è facile intuire che non avrebbero portato chissà quali benefici. Punto primo non si è ancora trovata la soluzione alla solitudine di Maxi Lopez. Punto secondo, a mio parere ancor più serio, è la leggerezza incredibile della mediana rossazzurra. Allo stato attuale è infatti evidente che dalla zona nevralgica del campo, il reparto più importante di ogni squadra, manchi il sufficiente apporta sia di qualità che di quantità. Poca copertura, la linea di alza sì ma di fatto ruba ancora pochi palloni anche permette alla difesa di non essere schiacciata indietro, nessuno si inserisce senza palla togliendo uomini agli attaccanti, nessuno gioca a due tocchi chiamando lo scambio rapido, nessuno garantisce di saltare l’uomo e cambiare il passo alla manovra. Forse è troppo tardi per chiedere qualcosa al mercato. Diversamente, al Cholo il compito di trovare con questo, che rimane comunque (con tutti a disposizione) del valido materiale, le soluzioni per due problemi strettamente collegati e che col passare delle settimane rischiano di incancrenirsi.
Arbitro TAGLIAVENTO 6 Giusto il doppio giallo a Van Bommel e nel complesso le decisioni che prende non alterano l’andamento della gara. Superflua e da protagonista l’ammonizione a Mascara che protesta vivacemente ma senza eccessi col guardalinee.
