Sime One, fiducia! (Foto Siciliatoday.net)

Cholo da crederci

La mano del Cholo
Era la "prima" del Cholo, giusto che tutti gli sguardi fossero puntati su di lui. Lo dico subito: sono fiducioso per il futuro, malgrado i risultati, al momento, possano lasciare tutt'altro che tranquilli, considerato che gli etnei sono giunti alla quinta sconfitta in sette partite, 4 i punti conquistati (3 con il Brescia e 1 con il Chievo, entrambi in occasione di gare casalinghe). Sono fiducioso perché, a mio avviso, s'è vista subito la mano del Cholo sulla squadra: modulo mutato, 4-2-3-1 più offensivo (Gomez, Ricchiuti e Mascara dietro Maxi), centrocampo di qualità (Ledesma e Sciacca), pressing alto, poco spazio alla tattica dell'off-side. E un'ora di gioco più che positiva, condita da almeno sei occasioni da rete (due Gomez, 2 Maxi, 1 Ricchiuti e Sciacca). Un Catania propositivo, volitivo, mai rinunciatario, sempre con il baricentro alto. Insomma, i rossazzurri meritavano ampiamente il vantaggio, in specie dopo i primi 10' della ripresa, ampiamente dominati nel gioco. Ottime le prestazioni di Spolli e Sciacca; meglio Ledesma, in una posizione di regista arretrato che potrebbe diventare interessante per il futuro. Poi, purtroppo, si è tornato all'antico. Ma Sime One è giunto a Catania tre giorni fa, non è possibile fare miracoli. Il Parma di Marino, senza fare quasi nulla, si è ritrovato sopra di un gol sfruttando la solita disattenzione rossazzurra. Incredibilmente, sempre sempre sempre la "classica": cross dalla destra a scavalcare i centrali, Capuano non marca (dove fosse non si sa), lasciando Mascara sull'esterno di competenza, Angelo, colpo di testa che coglie il colpevole Andujar un passo avanti, traversa e intervento sotto porta di Candreva (in sospetto fuorigioco). Sembra di rivivere in ogni partita lo stesso film. Chiaro che il Cholo debba intervenire lì. Lì e nel carattere, se è vero come è vero che il Catania, una volta andato in svantaggio, si sciolga come neve al sole. Certo, non sempre capita di prendere un gol dopo 4' come quello di Giovinco su calcio piazzato dal limite, ma mi chiedo: è la quarta punizione dell'ex bianconero in due match (e due gol), tutte allo stesso modo. Possibile che Andujar non sapesse ancora come posizionarsi? Mi è sembrato troppo schiacciato sul secondo palo. Ma si tratta di dettagli. La realtà è che appare assolutamente necessario superare la "sindrome Giampaolo" e ripartire. Malgrado, infatti, le prestazioni di alcuni interpreti non siano risultate esaltanti, ci metterei Andujar, Alvarez, Capuano, Gomez, Ricchiuti e Mascara, per non parlare di Antenucci, già ceduto al Torino, mi sembra che la strada imboccata dal Cholo possa rivelarsi produttiva. Anche perché avrà modo di lavorare ancora di più sull'apetto caratteriale, nonché si sarà maggiormente reso conto del materiale umano a disposizione, giacché la gara di oggi si presenta come paradigmatica. Sime One ha fatto entrare in campo, oltre al neotorinista, Pesce e Bellusci (per l'infortunato Silvestre; speriamo non sia nulla di grave). Non considerando i pochi minuti del difensore, l'ex ascolano ha mostrato i soliti limiti. Ci sarà da fare considerazioni di un certo tipo sul mercato in generale. Lo ha confermato lo stesso allenatore argentino in sede di commento postpartita. Probabilmente, sulla corsia sinistra difensiva si potrebbe intervenire, dato che il rendimento di Capuano è definibile con un solo termine, "disastroso", così come dalle parti di Maxi, magari con un "simil-Barrientos", un elemento di qualità superiore in grado di far divenire più incisivo l'attacco rossazzurro che, non dimentichiamolo, con 18 reti realizzate, è il quart'ultimo del campionato.

Tre domande a "Jeanpaul"
E' sempre spiacevole "riesumare" e "rievocare" il passato, anche se recentissimo. Tuttavia, gli accadimenti delle ultime settimane impongono alcune riflessioni sull'operato dell'ex tecnico Giampaolo. Anzi, domande secche:

1- Come mai il Catania, al secondo turno del girone di ritorno, mostra di avere una condizione atletica insufficiente? E' ormai accaduto troppe volte: la squadra cede agli avversari nella seconda parte della gara, mostrando di averne poca. Non è solo, quindi una questione di "carattere", ma anche di gamba. Simeone dovrà lavorare sulla "benzina".

2- Come mai Fabio Sciacca, oggi migliore in campo, qualità e quantità a iosa, non ha mai trovato posto in squadra?

3- Pablo Barrientos era atleticamente "inadatto" al campionato italiano? In Argentina si corre di meno? In Argentina si picchia di meno? No, perché il "pitu" ha segnato due gol nelle prime due partite disputate nel campionato albiceleste con l'Estudiantes. Reti da fuoriclasse. Sarebbe servito?

Fabio, il futuro
Rimango stupito. E affranto. Vedendo giocare oggi Fabio Sciacca, catanesissimo di San Giorgio, mi "pinno", ma tanto tanto tanto. Come sia stato possibile emarginarlo dalla squadra titolare, addirittura spesso anche dalla panchina, appare un mistero buffo. Cosa dovesse fare Fabio per sperare di giocare, per sperare di "convincere" lo scienziato di Bellinzona, non lo so, non lo so proprio. Ha disputato due partite: Juventus-Catania di Coppa Italia e Parma-Catania. In entrambe è risultato il migliore dei suoi. Per questo benedico l'arrivo di Simeone, che lo ha subito promosso titalare. Grande partita, di personalità, contrasti, regia, conclusioni pericolose dalla distanza. E sì, Fabio ha anche il tiro in porta, merce rara fra i centrocampisti rossazzurri. Qualcuno dice che il Catania abbia bisogno di un centrocampista di qualità. Non sono d'accordo, lo abbiamo già in casa, direttamente dalla "cantera", basta solo dargli fiducia. Sciacca ha la testa giusta per diventare un ottimo giocatore di Serie A.

Crederci contro Ibra
Serve e urge una svolta. L'anno scorso, dopo la "prima" disastrosa con il Livorno (sconfitta in casa con rete di Danilevicius), Mihajlovic la ottenne a Torino contro la Juve, in una gara dai più data per sepolta in partenza. Più o meno quello che quasi tutti pensano del prossimo match interno contro il Milan di Zlatan Ibrahimovic. Io, al contrario, penso che ce la possiamo fare a ottenere un grande risultato. Basterà giocare per 90' come la prima ora di oggi. Corti, compatti, aggressivi, qualitativi nelle rifiniture. E segnare. Perché si è sbagliato troppo, da Maxi a Gomez. Il Milan a Lecce ha dimostrato di soffrire l'aggressività. Proviamoci, con la differenza che il Catania, qualitativamente, è di gran lunga più forte dei salentini. Lo scrivo e lo sottoscrivo. Giocatori come Mascara e lo stesso Maxi, gente di esperienza e di qualità, dovranno dimostrare sul campo, e non più solo a parole, di essere quelli che pensano di essere. Tutto qui. Del resto, Sime One avrà una settimana in più per "penetrare" nelle menti dei suoi giocatori. E, magari, per dare qualche scappellotto affettuoso. Ma, forse, anche qualche "mala iangata" non guasterebbe. Let's go, Liotru, let's go.

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